Sono sostanzialmente due le criticità che il gruppo consiliare Pd ha sollevato avverso la variante al Prg per la quale, in sede consiliare, due mesi fa si è provveduto alla prima adozione. Il tema della variante riguarda numerosi aspetti della normativa provinciale nel settore edilizio.
"Trentino", 5 maggio 2019
Due in particolare le osservazioni del Pd: recepire quanto contenuto nella norma provinciale, cioè l'opportunità di intervenire sul recupero dei centri storici per rilanciare l'economia edilizia, e la perplessità che riguarda l'aumento di fatto degli indici di edificabilità.Si chiede di riconsiderare il non recepimento avvenuto della parte della legge provinciale che riguarda i centri storici. In particolare di recepire la possibilità di poter abbattere e ricostruire anche agli immobili classificati R3 come già avviene con la R4.
Le motivazioni: la quantità di immobili ormai ridotti a catapecchia o addirittura a rudere nei centri storici; la necessità di facilitare e stimolare gli interventi di recupero dei citati immobili per motivi paesaggistici, turistici e ambientali; opportunità di rilanciare l'economia edilizia, rigenerando il territorio senza intaccare il suolo, senza imbrigliare i privati in inutili ed eccessivi vincoli e stimolando interventi di recupero a costi congrui; permettere di abbattere i muri perimetrali dove le fatiscenti condizioni dell'immobile e le necessità abitative lo richiedano, pur rispettando la tutela dei centri storici, controllando la qualità costruttiva, la coerente integrazione degli immobili nel contesto, l'uso dei materiali, la classificazione energetica, gli spazi a verde e a parcheggio; infine, adeguarsi alla normativa provinciale che regola l'urbanistica nei centri storici.Si contesta inoltre la corrispondenza tra superficie utile lorda (sul) e superficie utile netta (sun).
La prima comprende anche i muri (e quindi anche la superficie non calpestabile), la seconda solo la superficie calpestabile. Di fatto, la "sun" permette un aumento del volume da edificare. Ed è stato calcolato che la nuova "sun" permetterà un aumento del 10-13% degli attuali indici edificatori per nuovi alloggi (tra 108 e 140). Quindi la richiesta è di provvedere affinché ciò non avvenga.