Il centrosinistra deve riannodare il discorso dopo la doppia débâcle del 2018 tra politiche e provinciali. Una campagna che inizia alla presenza dei vertici dei partiti di coalizione da Lucia Maestri per il Pd a Annalisa Caumo per Upt, da Lucia Coppola come portavoce dei Verdi a Antonella Valer per Leu, da Alessandro Pietracci del Psi a Piergiorgio Cattani per Futura. In attesa del Patt.L. Andreazza, "Il Dolomiti", 24 aprile 2019
TRENTO. "I valori restano gli stessi ma i modi sono diversi", queste le parole di Giulia Merlo e Cristina Donei, candidate alle elezioni suppletive di domenica 26 maggio, che aggiungono: "E' un momento particolare ma l'alleanza democratica autonomista è pronta. Se la compagine di governo attuale non rappresenta i trentini, c'è un'alternativa".
Il centrosinistra deve riannodare il discorso dopo la doppia débâcle del 2018 tra politiche e provinciali. Una campagna che inizia alla presenza dei vertici dei partiti di coalizione da Lucia Maestri per il Pd a Annalisa Caumo per Upt, da Lucia Coppola come portavoce dei Verdi a Antonella Valer per Leu, da Alessandro Pietracci del Psi a Piergiorgio Cattani per Futura. In attesa del Patt.
"Questa fase politica può e deve finire. Se riceveremo la fiducia degli elettori - prosegue Merlo - andremo a Roma per proporre un'opposizione dura sui temi. Proponiamo l'autonomia del fare e della responsabilità agli slogan declinati per il territorio, prima i trentini, prima i veneti, prima tutti, ma nessuna concretezza".
La corsa di Merlo è per il collegio di Trento. "Il capoluogo ha le sue dinamiche - aggiunge - il mio proposito è quello di valorizzare le specificità delle valli, non devono sentirsi abbandonate e periferia. I temi sono ecologismo e diritti, quest'ultimo aspetto comprende argomenti quali lavoro, civile e sociale. Quello che succede a Roma riguarda anche noi, dobbiamo portare alti i nostri valori senza chiudersi nell'illusione che quanto viene deciso nella capitale non è nostro interesse".
La sfida più difficile sembra quella di Donei in Valsugana, roccaforte del centrodestra. "Vogliamo rappresentare le valli - dice - che si riconoscono nella ricchezza di valori quali l'autonomia e l'identità contro oscurantismo e pessimismo. La politica deve ritornare ai territori. Un ascolto positivo delle persone, ma anche un metodo sobrio e concreto per raggiungere sostenibilità e vivibilità".
Il centrosinistra riparte dopo aver analizzato alcuni errori che hanno portato alle recenti sconfitte. "Sono diversi i fattori - continua Merlo - non dobbiamo sottovalutare le difficoltà incontrate nel raccontare e spiegare quanto fatto. I sei partiti di coalizione vogliono proporre una politica propositiva, mentre il centrodestra cerca di cancellare quanto di buono è stato messo in campo in questi anni. I tagli alla cooperazione internazionale vanno in direzione opposta al sentire della comunità".
Un altro tema è quello della gestione dell'accoglienza. "Le risposte nell'accoglienza non sempre sono state giuste - commenta Merlo - ma è un argomento complesso che necessita di continue riflessioni per migliorare. Sicuramente non è un bene confinare 300 persone alla residenza Fersina: si crea un ghetto e si lede la dignità umana. Sbagliato tagliare i corsi di italiano, la possibilità di esprimersi è fondamentale: non ci si deve stupire se dopo queste persone non si integrano. E' un orgoglio la risposta delle associazioni che si sono spese per continuare i corsi e sopperire alle mancanze della Provincia".
Ovviamente una bandiera è l'autonomia. "Non basta nominarla - conclude Donei - ma va riempita di contenuti. La Lega non fa gli interessi del territorio chiusa tra le tensioni nazionali e quelle del Veneto. Adesso parlano di conquistare Trento e Bolzano, le nostre terre non sono terreno di conquista e opponiamo idee e futuro alle loro visioni".
Seguici su YouTube
Partito Democratico del Trentino