2010 Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale - Mozione del Gruppo consiliare del Pd del Trentino

Trento, 31 marzo 2010
Il gruppo consiliare del Partito Democratico del Trentino, primo firmatario il consigliere Mattia Civico, ha depositato una mozione per istituire una commissione di studio consiliare sulla "Povertà ed esclusione sociale in Trentino", ai sensi dell'art. 149 del regolamento.
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Il dispositivo impegna anche la Giunta Provinciale a finanziare un bando per la realizzazione di iniziative culturali, artistiche, informative, di approfondimento e di studio proposte e promosse dalle organizzazioni non profit e dagli istituti scolastici.

 

Breve estratto dalla premessa della mozione

I dati sulla povertà nel mondo sono allarmanti, sconfortanti, impietosi. Aumenta sempre più la popolazione che vive al di sotto della soglia della povertà, ed è in costante crescita il divario tra ricchi e poveri.  Secondo l’ultimo rapporto dell’Onu sullo stato delle città nel mondo, oggi la popolazione delle baraccopoli ha raggiunto un tasso ‘record’ pari a 827,6 milioni di persone che, salvo “misure drastiche”, continuerà a crescere con una media di 6 milioni l’anno con la previsione di raggiungere 889 milioni entro il 2020.

L’Europa non è estranea a questo quadro: i poveri in Europa sono quasi 80 milioni. Un abitante su sei. Una persona su otto vive in famiglie in cui nessun componente lavora. Le donne e i minori di 15 anni sono più frequentemente presenti fra i poveri che nel resto della popolazione in tutti i paesi dell´UE. 

In Italia la condizione di povertà riguarda più di 8 milioni di abitanti. Il “Rapporto sulle politiche contro la povertà e l’esclusione sociale” di novembre 2009 e redatto dalla “Commissione parlamentare di indagine sull’esclusione sociale” ci consegna considerazioni analitiche che non possono non preoccupare.

La nostra Provincia è sicuramente una territorio che ha investito molto e spesso con coraggio nel sostegno alle misure di contrasto alla povertà, ma dobbiamo tenere aperto costantemente il dibattito culturale e politico su questo tema. Non possiamo correre il rischio di semplificare, minimizzare o ignorare alcune forme di emarginazione sociale, alcune “nuove povertà” che la crisi economica in corso ha reso più evidenti. Il tema della povertà riguarda ampi settori della comunità. Il fronte della fragilità individuale e collettiva è aumentato ed è necessario non abbassare mai la guardia.  

È necessario oggi, e ancor più in occasione dell’, di momenti di analisi e ricerca focalizzati in maniera specifica sul tema delle nuove povertà. È necessario che analisi e riflessioni siano oggi ancor più frutto di un coinvolgimento ampio e partecipato, affinché rappresentino occasione di quella necessaria riflessione culturale, che coinvolge l'intera la comunità. Perché una comunità consapevole e solidale è la prima risposta alle nuove povertà.

Solo conoscendo puntualmente le dinamiche sottese all’emergere delle nuove povertà la politica e la amministrazione può essere efficace in un ambito che più di altri registra il livello qualitativo della nostra società.
 
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