«Cari assessori in vista delle elezioni di maggio siamo in regime di par condicio e anche se la legge non cita in modo esplicito l'organizzazione di convegni o eventi pubblici di varia natura, la partecipazione a questi dei membri della giunta provinciale è sconsigliata. Qualora ne ravvisaste la necessità, per esigenze imprescindibili, si fa presente che ogni iniziativa deve essere comunque preventivamente concordata con la presidenza».
"Trentino", 10 aprile 2019
Firmato: il governatore Maurizio Fugatti. Ecco la lettera che il presidente della giunta provinciale ha inviato ai colleghi di giunta e ai dirigenti generali della Provincia autonoma di Trento il 29 marzo scorso, ricordando l'entrata nel regime di "parco condicio" già dal 22 marzo. Il governatore in realtà poteva limitarsi a chiedere il rispetto della legge che - come ha spiegato il presidente del Corecom, Marco Sembenotti - che prevede per l'amministrazione pubblica la possibilità da qui al 26 maggio (giorno delle elezioni europee e politiche suppletive) solo di "comunicazioni impersonali e indispensabili come ad esempio i comunicati che riguardano emergenze (protezione civile, viabilità, salute) o scadenze, o ancora, le delibere adottate dalla giunta provinciale.
Ma Fugatti si è spinto oltre, chiedendo ai colleghi di giunta di astenersi dalla partecipazione a incontri pubblici. Ma non è stato ascoltato, come prova la foto che pubblichiamo qui a destra e che ritrae buona parte della giunta provinciale in trasferta al Vinitaly, che è stata subito rilanciata dal centro sinistra come (cattivo) esempio di "turismo politico".