Tre donne. Per il collegio della Camera di Trento, quello che sulla carta è ancora contendibile al centrodestra a trazione leghista, il Partito democratico mette sul tavolo una rosa di nomi tutta al femminile.
C. Bert, "Trentino", 8 aprile 2019
Monica Baggia, 56 anni tra pochi giorni, avvocato, presidente di Trentino Trasporti, già candidata alle provinciali nel 2013; Elisabetta Bozzarelli, 33 anni, direttrice di Acav (ong che si occupa di cooperazione internazionale), consigliera comunale a Trento e già candidata alla segreteria provinciale del Pd e componente dell'assemblea provinciale; Giulia Merlo, 30 anni, avvocato, residente a Roma dove scrive di cronaca politica per il quotidiano Il Dubbio. Sono queste le disponibilità che la segretaria Lucia Maestri ha raccolto in queste ore e che ha portato ieri sera all'attenzione del coordinamento del partito. Dopo il "gran rifiuto" di Alberto Pacher, su cui i Democratici avevano sperato come nome spendibile per un'alleanza larga di centrosinistra, e dopo altri "no grazie" dall'ex consigliere Vincenzo Passerini, alla prorettrice Barbara Poggio, al direttore del Muse Michele Lanzinger, l'attenzione si è spostata su candidature femminili. Un caso? Non proprio.
Possibile sfida al femminile
L'ufficialità ancora non c'è, ma in pole position per la Lega sul collegio di Trento (e valli di Non e Sole) c'è infatti una donna, la consigliera comunale del capoluogo Martina Loss. E proprio pochi giorni fa la capogruppo della Lega Mara Dalzocchio aveva punzecchiato gli avversari: «Mentre la Lega, accusata di essere medievale e retrograda, è intenzionata a proporre una candidatura femminile, il progredito centrosinistra, fino a questo momento, ha proposto solo candidature maschili». La risposta, per convinzione e necessità, è arrivata ieri: tre donne. Due trentenni: Bozzarelli e Merlo, più conosciuta la prima per via della sua attività di lavoro e politica svolta in città, mamma di tre bambini, l'ultimo di pochi mesi; la seconda, Giulia Merlo, volto nuovo per gli elettori, alle ultime provinciali ha presentato in città un evento della campagna elettorale del consigliere Luca Zeni.
Infine Monica Baggia che ha più esperienza alle spalle ma non ha mai avuto ruoli politici nelle istituzioni, anche se il suo nome è a lungo circolato anche la scorsa estate come papabile candidata alla presidenza della Provincia, sostenuta tra gli altri dall'ex vicepresidente Alessandro Olivi.
Mano tesa al Patt
Nel coordinamento di ieri la segretaria ha confermato la volontà del Pd di provare a rilanciare una coalizione alternativa al centrodestra leghista che comprenda Futura, Upt e anche il Patt, trovando un nome condiviso per i collegi di Trento e della Valsugana dove si tornerà a votare (sulla Valsugana - per inciso - la nebbia pare fittissima). All'ex governatore Ugo Rossi duro con i Dem (al Trentino ha dichiarato "Il Pd tenga giù le mani dal Patt, l'offerta di un collegio è poco rispettosa, dimostra che non si vuole cambiare"), Lucia Maestri replica così: «Nessuno ha mai offerto collegi a nessuno, non è così che si ricomincia un percorso, si costruisce anche con persone nuove. Da parte nostra c'è la mano tesa al Patt, siamo stati rispettosi del loro dibattito interno, ora aspettiamo il ritorno del segretario Marchiori per incontrarci e discutere».