“La mia mozione da un lato difende orgogliosamente l’impianto autonomistico, dall’altro coordina l’intervento statale con l’assegno unico provinciale perché le risorse finanziarie che dovessero rendersi di nuovo disponibili nel bilancio della Provincia – alcuni milioni di euro oggi utilizzati per l’assegno unico provinciale – non vengano distolte dal welfare, ma rafforzino l’aiuto alle persone non con contributi ma attraverso i servizi forniti dall’Agenzia del lavoro e dai soggetti del Terzo Settore”.
"Trentino", 14 marzo 2019
TRENTO. Coordinare il reddito di cittadinanza e l'assegno unico provinciale per destinare ai servizi di welfare del Trentino le risorse eventualmente risparmiate. Approvata dal consiglio provinciale, tranne che nella premessa (respinta con 22 contrari e 11 sì) la mozione - con un dispositivo riscritto da Alessandro Olivi poi condiviso dall'assessore Spinelli - che impegna la giunta, da un lato, ad introdurre misure di coordinamento tra il reddito di cittadinanza e l'assegno unico provinciale per valorizzare le competenze dell'Autonomia (su questo punto il Patt si è astenuto), e dall'altro ad utilizzare le risorse provinciali che da questo coordinamento si rendessero eventualmente disponibili, affinché siano tutelate le aree d'intervento del welfare provinciale (azioni di sostegno alle politiche attive per l'inserimento al lavoro dei beneficiari, per i servizi di conciliazione lavoro-famiglia e le politiche di sostegno delle famiglie con figli). Questo secondo punto del dispositivo è stato approvato all'unanimità.Approvato poi la mozione per condividere con il Comune un tracciato ciclopedonale che, nell'ottica del collegamento Trento-Valsugana, connetta il centro storico della città al percorso Ponte Alto-Centochiavi.