Ieri, 13 marzo 2019, si è svolta l'Assemblea provinciale del Partito Democratico del Trentino, la prima dopo l'elezione alle primarie del 3 marzo della Segretaria Lucia Maestri. Nella sua relazione, introdotta dalle note de "Il peso del coraggio" di Fiorella Mannoia, la neosegretaria ha presentato il progetto per il suo mandato.Trento, 14 marzo 2019
"11mila trentini hanno detto 'noi ci siamo'. Questo racconta di una rinnovata fiducia verso il nostro partito e la politica, che va oltre il singolo voto ai candidati. Una fiducia che noi viviamo con la responsabilità di sapere che non è una cambiale in bianco", ha esordito Maestri, che ha ringraziato Alessandro Dal Rì, candidato concorrente alle primarie, e augurato buon lavoro alla presidente dell'assemblea, Minella Chilà, esponente della mozione Dal Rì e dimostrazione che, "come ci hanno chiesto i tanti che abbiamo incontrato sul territorio, vogliamo essere e saremo uniti".
Organizzazione. "Il nostro è un partito 'comunità' e un partito territoriale. Dobbiamo però lavorare ancora: bisogna irrobustire il rapporto tra il gruppo provinciale e realtà territoriali del partito, sollecitando i circoli - che sono sentinelle sul territorio - ad organizzare momenti pubblici di confronto con i consiglieri, ed i consiglieri ad incrementare la loro presenza sul territorio. Ai circoli è affidato un importante ruolo", ha spiegato Maestri, la quale ha anticipato che "L’Assemblea assumerà su di sé il compito di essere, a sua volta, sintesi di elaborazione e di pensiero ma anche luogo di ascolto dei territori. Per questo si riunirà, di volta in volta, in luoghi diversi del Trentino". Ha poi toccato il tema dei finanziamenti: "dobbiamo fare i conti con la contrazione degli eletti e della loro capacità contributiva, con la necessità di strutturare di più il partito", per questo "Chiederemo al partito nazionale di trattenere il contributo dei 2 per mille versato su base volontaria dai sostenitori, facendo valere la nostra dimensione federalista" e "al tesoriere un impegno più forte da dedicare al foundraising".
Autonomia. "La giunta Fugatti sta dimostrando tutta la sua subalternità alla visione e agli interessi del Veneto, riducendoci a concessionari di scelte politiche altrui", ha denunciato la segretaria, riferendosi in particolare alle questioni infrastrutturali, come la Valdastico e la Supervalsugana.
Non solo, "Assistiamo, in questi primi mesi di governo ad una sorprendente subalternità della nostra Autonomia al governo nazionale. Noi non intendiamo appaltare i destini della nostra terra a veline stese nei palazzi romani; intendiamo esperire le nostre facoltà di autogoverno nella pienezza del nostro pensiero, della nostra responsabilità e della nostra capacità di innovazione", ha detto Maestri, rilanciando l'iniziativa politica del Pdt nel "ribadire l'unitarietà dello Statuto regionale, a cominciare da quelle previdenziali alle quali si è aggiunta l’importante delega sull’amministrazione della giustizia, nel rilanciare il progetto dell’Euregio per fare della nostra Regione europea transfrontaliera il pilastro portante del terzo Statuto, sulla base di un nuovo accordo tra Roma e Vienna, da recepire nelle Costituzioni italiana e austriaca, nel quadro della costruzione dell’Europa politica".
Diritti. Il Pd Trentino contrasta e contrasterà "l’ideologia leghista che fa dei migranti il capro espiatorio di tutti i nostri mali, ignorando e calpestando non solo l’etica, ma anche la demografia e l’economia; per costruire soluzioni e dare risposte anche parziali, come nel caso di Lavarone". E sul tema delle cosiddette "teorie gender" e della mozione antiabortista depositata in Comune di Trento aggiunge: "Ciò che la giunta provinciale sta portando avanti in tema di famiglia e di diritti è frutto della peggior propaganda e punta a riportare la nostra terra indietro di decenni sul piano dei diritti". "La Lega sta mostrando che il diritto all’autodeterminazione della donna, il principio di pari opportunità, il diritto ad amare chi si vuole non sono diritti acquisiti, ma vanno difesi con forza. Il Pd Trentino lo farà, perchè è il partito di tutte le famiglie e il partito dei diritti" ha detto Maestri, stigmatizzando il fatto che "la cosiddetta 'teoria gender' non esiste, è una delle tante fake news urlate sui social. Il fatto che nelle nostre aule scolastiche i nostri figli imparino cosa è la parità di genere è una conquista che dobbiamo rivendicare, opponendoci con quanta forza abbiamo a chi vuole portare nelle classi non la cultura dell’accoglienza, ma la paura dell’altro".
Alleanze. "Non è nostra intenzione camminare da soli. Per dare voce alla Comunità “altra” dobbiamo camminare con la Comunità altra: l’associazionismo, il volontariato, le articolazioni sindacali e del mondo della cooperazione, delle imprese e dell’artigianato". Prendendo atto che "le scadenze elettorali non consentono soste", Maestri ha chiarito che "il nostro obiettivo è trovare la maggior convergenza e unità possibile, pur coscienti che l'implosione della coalizione di centro sinistra autonomista ha lasciato sul terreno molte macerie". Quindi, la neosegretaria punta a "ricostruire su tutti i fronti". Con il Patt, "vogliamo riaprire un dialogo sulla base dei valori, quello della cultura autonomistica e quello della promozione dei territori e delle loro comunità di riferimento, che, da sempre ci accomunano. Noi siamo disponibili alla tessitura umile e paziente di una tela, che ha come condizione imprescindibile la costruzione di un coerente e rinnovato rapporto di fiducia". Nell'arco delle prossime settimane, poi, il Pdt "aprirà un confronto con Upt e Futura, con i quali è già ben avviato un percorso di condivisione di valori e di prospettive" e lo stesso farà anche con "l'area a sinistra del Pdt". Nessun margine, invece, con il Movimento 5 Stelle: "Da quell’area ci separano molte, troppe cose, a partire dalla loro scelta di tramutare il loro “piano valoriale” in uno scellerato “contratto di governo” con chi, sui fondamentali, non ha nulla a che spartire con noi".
"Le sfide che ci aspettano per questo nuovo inizio richiederanno un forte impegno e coraggio da parte di tutti. Ma sarà un percorso bello ed entusiasmante: dimostreremo di meritare la fiducia che i nostri elettori ci hanno dimostrato il 3 marzo", ha concluso Maestri.
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