I tagli ai servizi di accoglienza per i migranti e i richiedenti asilo, annunciati dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, scatenano dure reazioni da parte dell’opposizione.
"Corriere del Trentino", 23 dicembre 2018
«Abbiamo cercato di creare un sistema che per mettesse di dare degli strumenti di autonomia a queste persone — dice l’ex assessore alle politiche sociali, Luca Zeni — Questa giunta fa solo propaganda. E le modalità della propaganda sono individuare un nemico e andarlo a colpire. Il risultato è che si aumenta la tensione sociale, ma probabilmente è quello che si vuole fare, per distogliere l’attenzione da questioni più serie che non vengono affrontate».
Secondo Zeni tagliando una struttura come il Cinformi si finisce per danneggiare i cittadini. «La maggior parte degli stranieri residenti a Trento — ricorda l’ex assessore — proviene dall’Est europa, tra di loro ci sono tante persone che prestano assistenza agli anziani o lavorano nell’agricoltura. Non credo che i loro datori di lavoro saranno felici di sapere che gli uffici che li aiutavano a svolgere le pratiche per regolarizzare queste persone saranno chiusi o comunque depotenziati».
Anche Futura critica duramente le scelte della giunta provinciale. «Queste iniziative avranno solo la conseguenza di far stare male una categoria specifica, quella dei nuovi arrivati in Trentino. Se potranno viaggiare sugli autobus solo 4 volte al mese, quanto ci guadagneranno i “trentini”? Perché tagliare sull’accoglienza diffusa che funzionava?», si chiede il presidente, Piergiorgio Cattan