Trento, 23 marzo 2010
Desidero intervenire in riferimento al disegno di legge 77 “Disciplina delle nomine di competenza della Provincia” per precisare quanto segue.
La proposta ripropone i principi contenuti in una mozione proposta dal Partito Democratico del Trentino ad inizio legislatura e condivisi all’unanimità dal Consiglio Provinciale: trasparenza, merito, competenza, maggiori possibilità di coinvolgimento delle tante professionalità presenti sul territorio, non cumulabilità delle cariche e incompatibilità...Principi largamente condivisi dai cittadini trentini, su cui ricadono gli effetti delle scelte che si compiono: questo non deve essere un tema per addetti ai lavori, perché incide in maniera determinante sulla vita dei cittadini. Le società e gli enti partecipati dalla Provincia gestiscono centinaia e centinaia di milioni di euro di investimenti, migliaia di dipendenti, sono chiamati a decisioni che influenzano l’intera economia trentina, e la scelta di chi li dirige è molto importante.Per questo disciplinare la materia significa intervenire a favore del Trentino e dei trentini!La proposta esclude i vecchi sistemi spartitori tra partiti e propone al contrario un sistema di pubblicizzazione e di trasparenza nella presentazione delle candidature, un sistema di verifica dei requisiti di competenza e di incompatibilità, per poi lasciare in capo all’’organo competente – la giunta od il Consiglio – la scelta della nomina.Sistemi analoghi sono presenti in molte Regioni del nord Italia (molto meno in quelle del sud), come Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Toscana.Il Trentino è semplicemente in ritardo, essendo la legge in vigore del 1980, quando il sistema amministrativo era molto diverso.Allo stesso modo le proposte avanzate in tema di dirigenti provinciali fissano alcune regole che da un lato premiano le competenze e rafforzano il princ