Sessantadue milioni di euro stanziati dalla Provincia per permettere ai Comuni di affrontare le prime spese imposte dai danni causati dal maltempo. Nemmeno un euro, al momento, dal governo «amico». «Credo che quelle spese saranno inserite nella manovra di bilancio» chiosa Maurizio Fugatti. «Ma dovranno confrontarsi anche con Bruxelles» aggiunge prudentemente il governatore.
C. Marsilli, "Corriere del Trentino", 1 dicembre 2018
A un mese dall’emergenza meteo che ha colpito l’intero nord Italia, il focus della neoeletta giunta provinciale trentina si concentra ora sui fondi da stanziare per la ricostruzione. Le prime delibere dell’esecutivo riunitosi ieri nel municipio di Canal San Bovo riguardano proprio le misure economiche da attuare per aiutare i ben 146 Comuni trentini che hanno subito danni a causa dell’ondata di maltempo di fine ottobre: l’83% del totale. Due i fondi provinciali attivati. A titolo di somma urgenza sono stati stanziati 27 milioni di euro che serviranno a coprire i lavori che i Comuni hanno già appaltato a imprese locali, muovendosi immediatamente dopo l’emergenza per risolvere le situazioni più gravi in termini di tempi. Dal Fondo di riserva sono inoltre stati individuati ulteriori 35 milioni che i Comuni potranno richiedere per fare fronte a esigenze di liquidità nelle casse comunali.
Una decisione che si è rivelata necessaria per sanare i bilanci di Comuni che sono stati compromessi dall’emergenza. Di questi il 30%, circa 8 milioni, verranno assegnati ai comuni come acconto «puro» senza bisogno, come previsto in passato, di attendere conti o rendicontazione dei danni. I danni in tutta la provincia si annunciano ingentissimi in termini economici. Dei 146 Comuni colpiti, 111 hanno avuto danni inferiori ai 500mila euro, 13 tra i 500mila euro e il milione e ben 22 hanno registrato danni per oltre 1 milione di euro.
Tra questi anche il Comune di Canal San Bovo nel Primiero, che ieri ha ospitato la giunta provinciale. Un gesto di vicinanza ai Comuni periferici di montagna, ha dichiarato il presidente Fugatti, che è stato molto apprezzato dal sindaco Albert Rattin, che ha confermato la gravità della situazione: «Localmente abbiamo avuto 90 mila metri cubi di alberi abbattuti, danni alla viabilità con anche dei ponti distrutti e ad alcune case colpite dalle frane. Già nei giorni successivi all’emergenza abbiamo stanziato 350mila euro per le prime azioni di messa in sicurezza delle strade e di recupero delle abitazioni, e all’inizio dell’anno nuovo prevediamo di predisporre fondi altrettanto ingenti».
La presenza della giunta a Canal San Bovo è legata inoltre, secondo il presidente Fugatti, alla volontà di valorizzare le comunità montane, mettendole nelle condizioni di affrontare la decrescita della natalità e gli esodi verso i grandi centri. Per quanto riguarda i danni a privati invece la delibera arriverà entro il 15 dicembre, assicura ancora Fugatti.
Da Roma, nel frattempo, nessuna novità. «Credo che le indicazioni di spesa per l’emergenza maltempo verranno inserite nei prossimi mesi nella legge finanziaria. Da Roma dovranno confrontarsi anche con Bruxelles per sbloccare i fondi speciali europei dedicati alle emergenze di tipo idrogeologico — afferma Fugatti — Le risorse nazionali arriveranno in aggiunta a quelle provinciali, che non verranno reintegrate dal governo centrale». Per il momento, quindi, le cifre stanziate usciranno solo dalle casse locali.