Trento, 23 marzo 2010
La Giunta Provinciale di Trento, nella seduta del 19 marzo 2010, ha approvato la disciplina dell’erogazione della somma una tantum così come previsto dalla legge provinciale n. 16 del 14 dicembre 2009 a favore degli ex dipendenti SLOI di Via Maccani a Trento.
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I requisiti necessari, per poter usufruire dell’ assegno una tantum di € 2.000 lordi, sono quelli dell’esistenza in vita alla data del 6 gennaio 2010 e di aver prestato almeno due anni di servizio, anche non continuativo, presso lo stabilimento SLOI di Trento come dipendente diretto o alle dipendenze di ditte esterne impegnate nel ciclo produttivo della SLOI.
I lavoratori che vorranno usufruire di tale beneficio una tantum, potranno farne richiesta dopo il 10 aprile 2010 presso gli uffici provinciali dell’Agenzia per la Previdenza di Piazza Silvio Pellico a Trento (tel. 0461 493222) e avranno tempo di presentare la relativa domanda, per accedere a tale beneficio, sino al 5 gennaio 2011.
Con questo atto, che rende pienamente operativa la legge n. 16/2009, si conclude un iter legislativo iniziato nello scorso anno che ha inteso dare un riconoscimento, simbolico nella cifra, ma importante come atto di risarcimento verso i lavoratori ancora in vita della SLOI, che in molti casi portano pesanti e indelebili segni nel loro corpo per aver lavorato in una fabbrica che da sempre in Trentino è stata il simbolo delle condizioni disumane e nocive in cui centinaia di lavoratori vivevano e lavoravano per poter garantire un reddito alle proprie famiglie.
Il consigliere provinciale Bruno Dorigatti del Partito Democratico, primo firmatario del disegno di legge, ha espresso la sua più viva soddisfazione per l’entrata in vigore della legge.
Il consigliere Dorigatti ha altresì sottolineato che l’impegno del mondo della politica e del mondo del lavoro in questi anni ha combattuto in modo intenso per far si che la salute dei lavoratori non fosse più barattata con un posto di lavoro.
Oggi rimane ancora una battaglia non semplice, ma necessaria da combattere e da compiere per rimarginare la grande e grave ferita ambientale che la SLOI ha lasciato sul nostro territorio.
Si deve arrivare alla bonifica della ex fabbrica della SLOI e della limitrofa ex fabbrica della Carbochimica, questo per ridare sicurezza ambientale ad un vasto territorio della zona nord di Trento e agli abitanti che lì vivono.
Su questo grande tema il mondo della politica dovrà poter trovare risposte certe e positive in tempi ragionevolmente rapidi.