La crisi di Palazzo Thun - Gilmozzi: stiamo uniti

Dagli assessori Italo Gilmozzi e Chiara Maule arriva un appello all’unità nella giunta comunale di Trento. «La buona amministrazione dipende dalla nostra compattezza. Il sindaco torni a far sentire i centristi a casa» chiede Gilmozzi. Per Maule, la maggioranza deve porsi come alternativa alla Lega, ma «non c’è pericolo di un’agenda al ribasso».
E. Ferro, "Corriere del Trentino", 9 novembre 2018

 Compattezza, unione, capacità di fare sintesi. Dagli assessori della giunta comunale arriva l’appello a «trovare il modo per rifar sentire a casa propria la parte centrista della maggioranza – secondo Italo Gilmozzi – e a capire che il rilancio dell’azione amministrativa deriva dalla compattezza della coalizione». A «fare sintesi, pur nelle diversità di pensiero, sul sentirsi alternativi alla Lega» per Chiara Maule. Nessun pericolo di revisione verso il basso dell’agenda, inoltre, stando alle parole dei titolari di lavori pubblici e bilancio da un lato, partecipazione e innovazione dall’altro: sui temi la barra rimane dritta.

Certo, ci «sarà bisogno ancora di un po’ di tempo per sentirsi tutti di nuovo maggioranza» chiosa Maule, per rinsaldare quei legami di affettività politica che a Palazzo Thun sembrano sciogliersi. «Le fibrillazioni ci sono — ammette l’assessora di area Upt — quello che fa la differenza è capire se ognuno di noi, per il partito che rappresenta, sente di essere alternativo alla Lega: questo deve essere l’obiettivo che ci porta avanti, perché da quell’area politica siamo diversi nei temi, nei contenuti e nel modo di approcciarci alle cose da fare e questo deve essere sufficiente per essere capaci, come abbiamo sempre fatto, di fare sintesi anche nelle diversità ». E le questioni su cui lavorare, come da programma, rimangono lì: «Non si vuole buttare via nulla» assicura Maule. «Per quanto riguarda le mie materie non c’è alcuna volontà di giocare al ribasso – sottolinea Gilmozz – entro dicembre porteremo all’attenzione del consiglio comunale la piscina, l’ampliamento del PalaTrento e la partita ex Lettere, oltre ai lavori per 5 milioni di euro della scuola media di Mattarello. È chiaro che se nessuno di questi temi passerà dovremo prendere atto che c’è qualcosa che non va, ma io sono fiducioso, si tratta di argomenti di cui si parla da tempo». Insomma, nessuna questione rilevante sarà accantonata pur di arrivare al termine naturale della consiliatura. Ogni delibera, tuttavia, potrebbe essere un banco di prova. Anche se c’è chi, tra le fila della maggioranza, evidenzia come la proposta di variazione al bilancio portata in consiglio nella seduta di mercoledì sera abbia ricevuto 23 voti a favore su 25 e solo perché due persone erano assenti.

«Tengo a precisare, inoltre, che dopo le elezioni provinciali è stato approvato il progetto esecutivo del tempio crematorio e domenica verrà inaugurata la piazza di Piedicastello — aggiunge — a fronte di una situazione politica non semplice, non siamo comunque fermi». Secondo l’ex segretario del Pd trentino è normale che in sede di creazione o rinnovi di giunta si attraversino momenti di criticità: «È compito del sindaco in primis, ma anche di tutti i componenti della giunta e della maggioranza, far sentire ancora a casa la parte centrista della coalizione che vede con fatica questo spostamento a sinistra — sostiene Gilmozzi — dobbiamo sforzarci di rinsaldare tutti i legami e sentirci coinvolti soprattutto perché il rilancio dell’azione amministrativa dipende in primo luogo dalla compattezza della coalizione: se viene meno, non si va da nessuna parte, neanche se in giunta ci fosse Nembo Kid».

Un richiamo che sta a cuore anche a Maule: «Ciò che fa il sindaco, con scelte che possono risultare anche pesanti dal punto di vista personale e politico, è teso ad arrivare alla fine della consiliatura al meglio — dichiara l’assessora — quello che è accaduto nell’ultimo anno ci dice che in Italia e in Trentino i cittadini hanno scelto di spostarsi a destra, verso la Lega, ma la maggioranza in Comune oggi vuole mantenere la barra su un governo di centrosinistra autonomista. Cosa possa accadere fra un anno e mezzo, sempre se arriviamo al 2020, non lo sappiamo, ma la nostra idea è essere alternativi alla Lega: non dobbiamo mancare questo obiettivo altrimenti ci facciamo del male, rischiamo di non essere credibili e di scivolare su posizioni politiche che non sono mai state le nostre» .