Primi gli abitanti di Madrid, secondi i trentini: è la classifica europea della longevità, che vede al terzo posto Bolzano. L'analisi di Eurostat - l'ufficio statistico dell'Unione europea - che ha pubblicato un'indagine sull'aspettativa di vita alla nascita (che fa una media tra maschi e femmine) nell'Unione europea ci dice che Madrid gode del dato più alto (85,2 anni), al secondo posto - insieme ad altre due regioni spagnole (La Rioja e Castilla y León) - c'è Trento con 84,3 anni e a ruota Bolzano con 84.1.
"Trentino", 29 ottobre 2018
Speranza di vita che negli ultimi decenni in Trentino Alto Adige è aumentata notevolmente a causa di una serie di fattori importanti: calo della mortalità infantile, più alto tenore di vita, vita più sana con molto sport ed attenzione all'alimentazione ed alla dieta, migliore istruzione e prevenzione, nonché progressi nel settore sanitario e della medicina.Eurostat registra per contro dati negativi nei paesi dell'Est, mentre in Italia le regioni che vanno meglio oltre a Trento e Bolzano sono Umbria (84,1), Lombardia e Marche (84).Le peggiori sono Campania (81,7), Sicilia (82,4), Calabria (82,9), il Sud e le Isole (in media rispettivamente 82,7 e 82,6). La classifica negativa prosegue con una regione del Nord, la Valle d'Aosta, che si ferma a 83 anni.
Il rovescio della medaglia è l'invecchiamento della popolazione che richiederà grandi investimenti sul fronte dell'assistenza agli anziani, popolazione in costante crescita. In Trentino la speranza di vita si attesta a 81,6 anni per i maschi e 86,3 anni per le femmine. L'aspettativa di vita di entrambi i sessi - come detto - è al di sopra della media nazionale, che si attesta a 80,6 anni per gli uomini e 85 anni per le donne. Le differenze tra le varie regioni d'Italia sono considerevoli: Trento e Bolzano sono ai primi due posti della classifica, l'aspettativa più bassa si registra in Campania. Si tratta di una differenza di 2,5 anni per gli uomini e 2,9 per le donne. Nel Tirolo austriaco la speranza di vita delle donne è pari a 84,5 anni, quella degli uomini a 80,2.
Confrontando il valore nazionale con quello degli altri stati dell'Unione Europea, l'Italia si classifica, per ambedue i sessi, ai primi posti della graduatoria: la speranza di vita dei maschi italiani è al primo posto nell'Ue; quella delle donne italiane è al terzo posto dopo Spagna e Francia. Requisito per rimanere più a lungo nel mondo del lavoro è senza dubbio una buona condizione di salute. L'indicatore chiamato "Anni di vita in buona salute" è stato introdotto per misurare il numero di anni che una persona alla sua nascita potrà aspettarsi di vivere in buone condizioni di salute.
Malattia cronica, debolezza, disturbi mentali e menomazioni fisiche sono più comuni in età avanzata e possono limitare la qualità della vita delle persone colpite. Allo stesso tempo, i relativi oneri finanziari pesano maggiormente sull'assistenza sanitaria e sul sistema pensionistico. Uno dei principali obiettivi della politica sanitaria dell'Ue è quello di raggiungere un aumento di anni di vita in buona salute. Questo permetterebbe non solo di migliorare la situazione del singolo, ma anche di diminuire la spesa pubblica per la salute e di rimanere più a lungo nel mondo del lavoro. I dati sulla percezione delle limitazioni di attività provengono da un modulo europeo sulla sanità, che è integrato nella rilevazione "reddito e condizioni di vita".