I giudizi sono aspri. E confermano una distanza di visioni tra schieramenti che, almeno in questo caso, non sembra destinata a ricomporsi. Del resto, il tema della Valdastico — e più in generale del traffico su gomma — in Trentino ha fatto la storia. Con divisioni e polemiche che arrivano molto prima del governo di Maurizio Fugatti.M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 25 ottobre 2018
La novità, ora, è quell’«asse leghista» del Nord-Est (Corriere del Trentino di ieri) che, di fatto, spinge con forza per la realizzazione dell’arteria più contestata degli ultimi cinquant’anni (negli anni Settanta, quando si iniziò a tracciarne il progetto, si chiamava ancora Pirubi). «Valdastico e terza corsia dell’A22 sono opere prioritarie» ha chiarito il neo-governatore, con il benestare dei colleghi di Veneto (Luca Zaia) e Friuli (Massimiliano Fedriga).
«Stiamo andando nella direzione sbagliata» tuona però Giorgio Tonini, alla guida dell’Alleanza democratica. Che boccia entrambe le priorità. «Di fatto — dice l’ex senatore — si vogliono potenziare le infrastrutture, quando sono anni che puntiamo sullo spostamento del traffico dalla gomma alla rotaia». Con un elemento non secondario: «Si parla di terza corsia dell’A22. Ma a nord di Bolzano non è realizzabile: da lì in poi si tornerebbe a due corsie, con conseguenti ingorghi. Capisco che i veneti la chiedano, ma così si congestiona il traffico in Trentino». E sulla Valdastico: «Stiamo tornando indietro su una ipotesi che di sicuro fa fare affari al Veneto, ma non risolve i problemi infrastrutturali del Nord-Est». Diverso il discorso sull’Autonomia del Veneto: «È stato il centrosinistra a introdurre il terzo comma dell’articolo 116. Ma attenzione: al di là della propaganda, questa è un’operazione che richiederà anni».
Concorda con Tonini su quest’ultimo punto Filippo Degasperi. «L’Autonomia va esportata» avverte il pentastellato, in linea con l’ex senatore anche sulle infrastrutture. «Se la direzione — commenta netto — è quella di portare altro traffico lungo le nostre valli non possiamo essere d’accordo. Ci apprestiamo a diventare un corridoio che servirà ad altri, perché al Trentino Valdastico e terza corsia dell’A22 non servono: si continuerà ad arrivare in provincia solo con il mezzo privato. E continueremo a stare in colonna». Poi Degasperi allarga le braccia: «Del resto, questo è il modello che ha proposto Fugatti, senza nascondersi. E questo è ciò che hanno scelto i trentini».
«Sulla Valdastico c’è già un progetto serio, considerato tale anche dal Veneto, che permette di risolvere anche il problema del traffico in Valsugana» mette in chiaro l’ex governatore Ugo Rossi. Che di Valdastico e terza corsia ha discusso ieri con Fugatti durante il passaggio di consegne. «Anche la terza corsia va solo attuata» chiarisce Rossi. «Per quanto riguarda l’autonomia — conclude — se il rapporto con Friuli e Veneto porta in dote dei miglioramenti bene. Se è solo un modo per portare avanti una comunanza politica mi interessa poco».
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