Oltre 500 metri quadrati di pannelli fotovoltaici, 800 metri quadrati di serramenti in classe energetica A+ e una nuova area verde, per una superficie produttiva di 3 mila metri quadrati: questi alcuni numeri dell’importante intervento di ristrutturazione che ha dato vita all’Innovation Center di Malè.Ufficio Stampa Provincia, 3 agosto 2018
Un investimento pari a 2,5 milioni di euro finanziato dalla Provincia autonoma di Trento e portato a termine da Trentino Sviluppo a tempo di record, in appena 500 giorni, con l’obiettivo di riqualificare il compendio produttivo rimasto in gran parte inutilizzato dopo la chiusura di Lowara, supportando al contempo la crescita della piccola imprenditoria in Val di Sole. Il nuovo polo – inaugurato oggi, giovedì 2 agosto, dal governatore Ugo Rossi, dal vicepresidente della provincia Alessandro Olivi, dal presidente di Trentino Sviluppo Sergio Anzelini e dal sindaco di Malè Bruno Paganini – ospita già sette eccellenze dell’artigianato locale, dall’agrifood al design, nonché un coworking dedicato alle idee d’impresa dei giovani. Per lo più della Val di Sole sono anche le 36 imprese artigiane e i 9 professionisti che nei 17 mesi di lavori sono stati impegnati nella riqualificazione del complesso produttivo. Inaugurato oggi, giovedì 2 agosto, dal presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi, dal vicepresidente Alessandro Olivi, dal presidente di Trentino Sviluppo Sergio Anzelini e dal sindaco di Malè Bruno Paganini, il nuovo Innovation Center di Malé.
Di impegno e di fiducia ha parlato il presidente Rossi nella breve cerimonia iniziale, conclusasi con il tradizionale taglio del nastro e poi con la visita alle aziende già insediate: "Questo traguardo è il frutto di un impegno corale - ha sottolineato - da parte di tutti i soggetti coinvolti, affinché la fine di un'esperienza imprenditoriale potesse trasformarsi in un nuovo inizio; in particolare delle aziende insediate, che hanno trovato in questa struttura la loro dimensione operativa ideale, ma anche di tutte le realtà che hanno concorso a realizzare il nuovo compendio, la cui qualità è immediatamente evidente. Questa è però anche una importante iniezione di fiducia nel futuro, e costituisce un esempio di come la nostra Autonomia debba lavorare, nella consapevolezza che anche se si sono tagliati traguardi importanti si può sempre migliorare".
Concetti ripresi dal vicepresidente Olivi, che ha ricordato quando, nel 2008, venne ad incontrare gli operai della Lowara che chiedevano rassicurazioni sul loro futuro. "Il risultato raggiunto rappresenta un modello , non solo per la qualità dell'opera, che pure è importante, per le sue caratteristiche di funzionalità e perché non impatta negativamente sul paesaggio, ma anche perché il mandato che avevamo dato a Trentino Sviluppo è stato pienamente rispettato. Puntavamo a rivitalizzare l'economia locale non però cercando un'altra grande fabbrica ma ripartendo dal territorio, dal tessuto delle pmi, per realizzare un piccolo distretto dove tante realtà artigiane, pur diverse fra loro, potessero coesistere e sentirsi parte di un unico tessuto economico. Avere trasformato una fabbrica che aveva chiuso in un sistema plurale, dinamico, aperto anche alle idee nuove, è un grande successo".
Il presidente di Trentino Sviluppo Anzelini a sua volta ha sottolineato come il nuovo Innovation Center costituisca un modello innanzitutto "per come è stata avviata l' operazione di recupero della vecchia realtà industriale, mettendo le imprese attorno a un tavolo, anche con l'aiuto del comune, e impostando un lavoro di squadra. In poco più di un anno abbiamo terminato i lavori, e sette imprese artigiane sono già operative nei nuovi spazi. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile un'esperienza che pensiamo possa servire da esempio anche per altre realtà".
Un grazie infine anche da parte del sindaco Paganini, "a nome di Malè e di tutta la valle. Quando mi sono insediato, nel 2010, mi venivano spesso in mente i tempi in cui tanti operai lavoravano qui. Oggi, grazie innanzitutto alla Provincia, e poi ai tanti artigiani che ci hanno creduto, questo luogo è diventato un polo di sviluppo per tutta la valle".
il nuovo Innovation Center di Malé.
Il complesso, oggetto di un importante lavoro di riqualificazione ed efficientamento energetico, si prepara a diventare un polo artigianale di riferimento per le produzioni locali d’eccellenza. Dall’agroalimentare al design sono già sette le imprese che hanno trovato casa in questo compendio, sorto sulle ceneri dell’ex Lowara.
Era infatti il febbraio del 2007 quando la multinazionale americana delle pompe idrauliche annunciò l’intenzione di chiudere il proprio stabilimento in Val di Sole. Di lì, l’acquisizione della fabbrica da parte di Trentino Sviluppo e l’impegno della società di sistema provinciale per bonificare l’area e trovare un’attività produttiva sostitutiva.Dopo una prima proposta di insediamento legata ad una realtà industriale medio-grande, si è scelto di convertire il compendio in un Innovation Center, ovvero un condominio delle idee in cui far crescere le idee d’impresa dei giovani. Una scelta in linea con le più recenti strategie provinciali che, da Avio a Grigno, mirano a rafforzare la piccola imprenditoria nelle valli trentine. Di qui la pubblicazione, nel 2016, di un bando pubblico per l’entrata nell’Innovation Center, cui ha fatto seguito un accurato lavoro in collaborazione con l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese per individuare le soluzioni di volta in volta più funzionali alle imprese vincitrici.In parallelo, si sono svolte le procedure per la riqualificazione dello stabilimento, a cui hanno partecipato circa 30 imprese, quasi tutte del territorio, con la supervisione dell’Area tecnica di Trentino Sviluppo, coordinata dall'ing. Michele Ferrari, che per realizzare l'opera hanno lavorato in sinergia con diversi professionisti locali, coordinati in particolare dal direttore lavori, il geometra Franco Busetti coadiuvato dall’architetto Alessandra Sandri.I lavori, partiti nel maggio del 2017 per un valore complessivo di 2,5 milioni di euro, hanno interessato l’intera superficie del compendio, pari a 3.000 metri quadrati. Sono state rifatte la copertura, le facciate esterne e le partizioni interne, serramenti e pavimenti industriali compresi, l’impiantistica, l’illuminazione e la viabilità di accesso. Nello specifico, per realizzare il nuovo edificio, certificato di classe energetica A+, sono stati impiegati oltre 4 mila metri quadrati di lana minerale per la coibentazione acustica e termica, 2 mila metri quadrati di tubi per la raccolta di acque meteoriche, reflue e cavidotti, mille metri quadrati di lattonerie, 800 metri quadrati di serramenti, 1.500 metri quadrati di cappotto esterno e 12 mila metri quadrati di lastre di cartongesso per rivestire gli spazi modulari e produttivi. Lo stabilimento sarà alimentato tramite 480 metri quadrati di pannelli fotovoltaici e una caldaia a pellet centralizzata. Garantito anche il rispetto del panorama montano che fa da cornice allo stabilimento, con la messa a dimora di 10 alberi e 200 piantine, per un totale di oltre 1.000 metri quadrati di verde.A regime, l’Innovation Center ospiterà 8 aziende, per un totale di 42 addetti, nonché un’area denominata “Spazio Comune – Giovani Imprenditori”, dedicata alle idee d’impresa presentate dai giovani. Il coworking sarà autogestito dalle imprese del centro, al fine di favorire la contaminazione tra le attività artigianali consolidate e la creatività degli aspiranti imprenditori. Ad oggi, gli spazi sono già quasi interamente occupati da sette eccellenze dell’artigianato trentino. Artenatura (190 mq) è l’atelier dell’artista Alessio Zanella dedicato alla realizzazione di complementi d’arredo, lampade e oggetti di design con materiali naturali come legno e pietra. La Bottega dell’Arte di Silvano Girardi (185 mq) è il laboratorio del restauratore Silvano Girardi, specializzato nel recupero di mobili antichi e nella produzione di arredamento su misura. Il fabbro Paride Dalpez avrà invece una superficie di 140 metri quadrati per portare avanti la sua attività legata alla lavorazione del metallo per usi civili e industriali. Una parete acustica insonorizzata e delle specifiche fosse ricavate nelle fondamenta del modulo produttivo, attutiranno i rumori e le vibrazioni dei magli. Ciocomiti (380 mq) di Matteo Fedrizzi, nata nel 2014 a Croviana, produce dolci artigianali a base di cioccolato con tecnologie all’avanguardia.Gustonatura (380 mq), fondata da Claudia Flessati a Monclassico nel 2011, come azienda agricola a dimensione familiare, è oggi un’affermata realtà imprenditoriale specializzata nella produzione di succhi e composte, con una particolare attenzione al biologico. La Lattoneria Copper (290 mq) di Tullio Costanzi lavora rame, alluminio e acciaio per la realizzazione di prodotti di lattoneria edile. TrentinLab (575 mq) di Diego Pretti e Carlo De Bernardo progetta e realizza stufe in ceramica, maiolica e murature, decorate a mano. L’azienda ristruttura inoltre stufe antiche. Del centro fanno parte anche Falegnameria Baggia e Stufarredo, aziende in leasing su porzioni del compendio già precedentemente recuperate, sulle quali Trentino Sviluppo sta valutando qualche ulteriore intervento di miglioramento.
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