Ciclabili, potenziamento del servizio pubblico magari anche gratuito, parcheggi di attestamento. Come è stato in tutte le ultime dal piano Oikos e dalla rotatoria di piazzale Orsi in poi, sarà ancora la mobilità cittadina il centro del confronto tra chi si proporrà per governare Rovereto dopo Valduga.
L. Marsilli, "Trentino", 29 luglio 2018
Se tra pochi mesi o a fine mandato oggi non lo si può dire, ma è innegabile che si sta assistendo ad una accelerazione nei diversi campi partitici/politici/movimentisti. Con evidenti sforzi di avviare una fase di riordino delle idee che nel volgere di pochi mesi, alla bisogna, potrebbero diventare un programma elettorale.Il Pd con la sua newsletter ha ormai delineato che sarà la mobilità il centro del confronto, almeno per quanto lo riguarda.
E perché lo spiega il segretario Carlo Fait: «Se dopo tanti anni di chiacchiere e promesse, di esperimenti e controesperimenti, di piani e revisioni di piani, siamo ancora in colonna è evidente che bisogna avere il coraggio di scelte diverse. Questa amministrazione ha lanciato l'esperimento della passerella su piazzale Orsi, ma ha avuto il solo effetto di spostare il fulcro dell'ingorgo fisso sulla Statale di duecento metri più a sud, all'incrocio con via Craffonara. Ma in coda si era prima ed in coda si è adesso. Il famoso sottopasso non avrà effetti diversi dalla passerella, e quindi non risolverà il problema. Che a questo punto, è chiarissimo, non ha soluzioni "facili": in città nelle ore di punta entrano più auto di quante la città sia in grado di assorbirne. Ci sono due sole possibilità: o rassegnarsi alle code, e smetterla di cercare colpi di genio per eliminarle, o ridurre i flussi di traffico in ingresso. Noi pensiamo che questa possa essere l'unica soluzione, se si vuole davvero affrontare il problema».Il punto è come. La bicicletta? Il trasporto pubblico? I parcheggi di attestamento?«Probabilmente un po' tutto, nel senso che bisogna proporre al cittadino delle alternative all'uso dell'automobile che siano convenienti e realistiche, compatibili con le sue esigenze. Sulle ciclabili per esempio questa amministrazione ha compiuto dei passi indietro, invece di proseguire nella realizzazione di una rete efficiente. È chiaro che da sole le bici non possono essere la soluzione, ma una quota di mobilità la possono assorbire. Soprattutto ora che con le bici elettriche anche le salite sono affrontabili da tutti. L'uso della bici va incentivato con percorsi completi, razionali e sicuri».Ma pensare di spostare su bici le migliaia di persone che ogni giorno arrivano in auto in città, tra l'altro in un paese che non ha nemmeno un clima da eterna primavera, appare un po' utopistico. È dal combinato effetto di parcheggi di attestamento e mezzi pubblici che il Pd si attende un impatto sostanziale.
«Ci sono - dice Fait - migliaia di auto che ogni mattina alle 8 arrivano a Rovereto. Per uscirne verso mezzogiorno o alle 17. Sono quelli i flussi che mettono in crisi la viabilità , che nelle ore non di punta regge anche bene. Quindi se si riuscisse a proporre una alternativa efficace e conveniente a questi automobilisti, si potrebbe pensare di avere effetti importanti. Il modo? Parcheggi di attestamento e mezzi pubblici dedicati, magari anche gratuiti. Immaginate un parcheggio a Mori Stazione, servito da navette per la città ogni dieci minuti nelle ore di punta. A quel punto chi viene da là non avrebbe interesse ad arrivare in centro con la propria auto, per spendere tempo a cercare un parcheggio e soldi per pagarlo. Certo, servono corse frequenti, ben studiate e magari anche gratuite, includendone il costo in quello per la sosta. Sulla gratuità totale dei mezzi pubblici però bisogna ragionare. È chiaro che gli incassi sono quasi irrilevanti rispetto ai costi del trasporto pubblico, ma ciò che è gratis rischia di essere percepito come privo di valore. Sono aspetti di cui tenere conto. Fermo restando che comunque il trasporto pubblico va potenziato e che molto del successo della mobilità futura dipende da quanto sarà utilizzato.