Nel bilancio di assestamento la Provincia intende inserire una norma per favorire l’aumento degli stipendi per i lavoratori trentini. In pratica, anticipa il vicepresidente Alessandro Olivi, se un’azienda introduce un integrativo per la prima volta oppure aumenta l’importo dei premi già erogati minimo del 20%, ci potranno essere sgravi Irap fino all’azzeramento.E. Orfano, "Corriere del Trentino", 16 luglio 2018
La Provincia di Trento ha intenzione di abbattere l’Irap, fino ad azzerarla, in favore delle imprese che aumenteranno le retribuzioni dei dipendenti nel contesto di accordi per la produttività.
L’annuncio è stato dato ieri dal vicepresidente Alessandro Olivi: domani, nel corso della Commissione per definire il bilancio di assestamento, verrà presentata al proposta che già ora è in gran parte definita. «In merito all’Irap il nostro territorio riconosce già agevolazioni all’imprese all’avanguardia sul panorama nazionale — ragiona Olivi —, con l’azzeramento per le nuove aperture e per chi assume del 5%. Ora si impone un ragionamento anche sulla questione del livello delle retribuzioni. Il territorio trentino non presenta stipendi bassi, ma spesso chi ha competenze lavorative importanti è spinto ad andare via anche perché non ha un salario all’altezza. Per questo motivo abbiamo deciso di dare un segnale chiaro. Da mesi c’è un consolidamento sul fronte occupazione, quindi è giusto occuparsi anche di livelli salariali».
La proposta di emendamento in commissione sarà articolata in due punti. «Le aziende che attualmente non hanno l’integrativo aziendale e che per la prima volta introdurranno un premio sulla retribuzione, potranno dedurre per 6 volte l’ammontare del premio erogato sul pagamento Irap, fino al 100% dell’imponibile» spiega l’assessore. Per fare un’esempio, se un’azienda decide di concedere 500 euro di premio ai sui 100 dipendenti, allora il totale di 50.000 euro erogato lo si moltiplica per 6, 300.000 euro, e quella somma è deducibile dall’imponibile su cui si paga l’Irap. Le altre misure in precedenza vedevano una moltiplicazione per 3 e comunque un tetto minimo del 30%, che ora viene superato, per cui lo sconto Irap può arrivare al completo azzeramento della tassa. «Il secondo punto riguarda le imprese che già hanno l’integrativo aziendale, per le quali la misura scatta se il premio viene aumentato minimo del 20%» aggiunge Olivi.
A stretto giro arriva il plauso di Franco Ianeselli, segretario generale della Cgil trentina, che in un post scrive: «Gli stipendi dei lavoratori devono crescere. Il sindacato trentino lo aveva detto nei giorni scorsi al presidente Rossi e al vice Olivi nel confronto sull’assestamento di bilancio. Bene allora la proposta della Giunta provinciale di sconti Irap per le imprese dove si faranno contratti integrativi o aumenteranno i premi esistenti. Al sindacato una opportunità in più per fare bene il proprio lavoro».
In conclusione Olivi dà anche una lettura politica del provvedimento, uno degli ultimi della maggioranza provinciale di centrosinistra prima delle elezioni di ottobre. «Politicamente è una via diversa rispetto alla flat tax (cavallo di battaglia della Lega, ndr ). In questo caso abbiamo sì tasse che diminuiscono per le imprese, ma all’interno di un patto. La produttività aumenta se si è meglio pagati».
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