Presentata la nuova APSP Levico Curae

La nuova APSP Levico Curae, Centro Unico Riabilitativo Assistenziale Educativo, deriva dalla fusione delle APSP “San Valentino” – Città di Levico Terme e “Centro don Ziglio” di Levico Terme, quale sintesi integrata di entrambi gli enti, sia dal punto di vista organizzativo, che dei servizi che degli ambiti territoriali.
Ufficio Stampa Provincia, 13 luglio 2018

 

Le due aziende originarie manterranno la propria specificità e le finalità assistenziali riabilitative ed educative originarie andando a costituire due centri di erogazione di servizi “Area servizi per anziani” e “Area di servizi per la disabilità”. La nuova APSP è stata presentata oggi dall’assessore provinciale alle alla salute e politiche sociali, Luca Zeni insieme al sindaco di Levico, Michele Sartori e alla presidente dell'APSP Martina Dell’Antonio.

"Essere riusciti ad unificare due realtà che si occupano di assistenza alla persona con specificità diverse non porta solo ad un risparmio economico, che pure è importante – ha evidenziato l’assessore Luca Zeni – ma permette, soprattutto, una maggiore efficienza gestionale ed organizzativa e la possibilità di progettare nuovi servizi da erogare sul territorio. La nuova Azienda svolgerà un ruolo attivo nella realtà cittadina, nella Comunità di Valle e nella Provincia, contribuendo a costruire nuovi soluzioni ai problemi socio–assistenziali e socio–sanitari riabilitativi ed educativi della popolazione, promuovendo la coesione sociale e la qualità della vita delle persone in relazione ai tempi dell’invecchiamento, della non autosufficienza e della disabilità".

Il logo della nuova APSP, è composto dalle due parole identificative “Levico” e “Curae” e da un simbolo raffigurante una “pennellata” di tre quarti di cerchio di colore giallo, all’interno del quale è riportata l’immagine stilizzata di una persona che si offre, che protegge, che tende le braccia verso chi si trova nel bisogno, che si prende cura degli altri, nei colori blu scuro e blu più chiaro. Il cerchio, da sempre simbolo di perfezione, rende l’idea di “centralità” della persona e quindi di “casa”, di sicurezza e di accoglienza. Il termine latino “Curae” richiama il concetto di “avere a cuore”, “prendersi cura” (mihi curae est) inteso come il gesto di chi si china verso colui che si trova in stato di bisogno o nel disagio.

Queste le tipologie di servizi offerti dalla nuova APSP, destinati prevalentemente ad anziani e disabili:

R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale)

Centri residenziali per disabili
Hospice
Casa di soggiorno
Alloggi protetti 
Centro diurno
Centro servizi
Assistenza domiciliare integrata
Servizi di sollievo.

I posti letto autorizzati sono 131 di cui n. 20 posti di Nucleo ad alto fabbisogno assistenziale per persone affette da demenza con problemi comportamentali (Nucleo “Orizzonte”)
Centro diurno: 16 posti autorizzati 
Casa di soggiorno per persone autosufficienti n. 6 posti 
Servizio ristorazione per esterni (circa 5.000 pasti ogni anno).

AREA SERVIZI PER LA DISABILITÀ
Servizi residenziali socio – assistenziali, riabilitativi e educativi per persone con disabilità psico – fisica e sensoriale: n. 95 posti autorizzati
Servizi semi residenziali e di sollievo (ca. 3 utenti/anno)

Oltre ai servizi di assistenza diretta alla persona, l’attività del Centro prevede l’accompagnamento dei Residenti in percorsi formativi di apprendimento e arricchimento esperienziale, attraverso attività e laboratori didattici quali falegnameria, assemblaggio, lavorazione stoffa, informatica, carta/pittura e laboratori multisensoriali quali musica, creatività, motricità e ascolto relax.
Il Centro realizza inoltre servizi di supporto ad Associazioni ed altri soggetti esterni per la promozione della salute e del benessere delle persone fragili attraverso la messa a disposizione di impianti ed attrezzature, in particolare vasca terapeutica, palestra e stanza multisensoriale.

DOTAZIONE ORGANICA Levico Curae
n. 247 unità equivalenti
Lavoratori attualmente presenti nella nuova A.P.S.P.: n. 300 unità effettive tra tempo pieno e tempo parziale.

L'intervista all'assessore Luca Zeni