Il 17 marzo (ore 20.30, Auditorium comunale - Lavis) il Circolo Pd di Lavis-Zambana-Nave S. Rocco ha organizzato una serata davvero speciale, dedicata alla presentazione dell'Associazione dei Comuni Virtuosi e alla proiezione del video "L'anticasta. L'Italia che funziona". Interverrà il coordinatore dell'associazione Marco Boschini, di cui riportiamo di seguito un'intervista a cura di Luca Tomazzolli. Scarica il volantino dell'iniziativa!
Il 17 marzo alle ore 20.30 a Lavis presso l'auditorium della biblioteca, ci sarà un incontro e un dibattito pubblico con Marco Boschini, coordinatore dell'Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi e rappresentante del Movimento per la Decrescita Felice. L'intervista nasce dal desiderio di capire meglio che cosa siano i Comuni Virtuosi e in che modo si muovono nel panorama socio-politico-economico italiano. La sua testimonianza sarà preziosa e utile per conoscere quelle amministrazioni coraggiose che, in Italia lontano dai riflettori, stanno cercando di distinguersi dalle altre, proponendo un modello virtuoso basato su una corretta gestione del territorio, una grande attenzione verso l'impronta ecologica, una diversa concezione dei rifiuti e un diverso approccio alla mobilità e agli stili di vita. Quando e dove nasce, chi è e cosa fa nella vita Marco Boschini? Parma, 30.10.1974. Faccio l'educatore in un centro per bambini a Colorno (PR). Quando nasce in te la consapevolezza che bisogna impegnarsi per cambiare le cose? Direi che è stato per caso, quando con gli amici della compagnia abbiamo deciso di dare vita alla lista civica con la quale ci siamo presentati alle elezioni amministrative per il sindaco nell'ormai lontano 1999. Che cos'è un comune virtuoso? Disegnaci l'identikit di un comune virtuoso? E' un comune che decide di impegnarsi concretamente nella riduzione dell'impronta ecologica della propria comunità, attraverso azioni dirette che mettono in discussione radicalmente l'attuale modello di sviluppo. Come nasce l'iniziativa comuni virtuosi e in che contesto si colloca? Nasce nel maggio del 2005, su iniziativa di quattro amministrazioni locali: Colorno, Vezzano Ligure, Monsano, Melpignano. Si colloca nel contesto delle pubbliche amministrazioni locali, di taglia medio piccola, ciò che rappresenta peraltro la stragrande maggioranza degli 8.102 comuni italiani. Quali gli obiettivi raggiunti e quali da raggiungere? In questi anni siamo stati credo capaci di diffondere una cultura del buon senso a tutti i livelli, ora bisogna fare in modo che questa esperienza contamini concretamente e potenzialmente tutti i comuni italiani, grandi e piccoli. Quanti sono ad oggi i comuni virtuosi? Quali gli esempi di eccellenza? Oggi i comuni iscritti sono 35, gli esempi di eccellenza sono Ponte nelle Alpi, Cassinetta di Lugagnano, Capannori, Colorno... Ma adottare queste pratiche è economicamente e politicamente vantaggioso? E' necessario per la qualità della vita e il futuro delle comunità locali. E' conveniente da un punto di vista economico. E' utile per il consenso che si crea e che paga anche elettoralmente. Un comune virtuoso deve avere una determinata grandezza? Città come Roma, Napoli, Milano potrebbero diventare un giorno dei comuni virtuosi? Paradossalmente è più semplice per una grande città: ciò che manca, ad oggi, è la volontà e la cultura politica della classe dirigente. Il processo che porta alla creazione di un comune virtuoso parte dall'alto o dal basso? Sicuramente dal basso. Parliamo de "L'anticasta: l'Italia che funziona". Da dove nasce questo libro? Nasce dall'incrocio di due esperienze diverse ma complementari: la mia e quella di Michele Dotti (l'altro autore), che si occupa da anni di cooperazione internazionale, di rapporti nord sud del mondo. Locale e globale legati dalla concretezza delle azioni comuni messe in campo, e dallo strettissimo legame tra comune e comunità amministrata. A quali riflessioni, pratiche, impegni vuole invitare con questo libro? Dimostrare che è possibile costruire un'Italia che funziona perché c'è già chi lo sta facendo ogni giorni, nell'ombra! Quali sono i destinatari a cui pensavi mentre lo scrivevi? Sindaci, assessori, consiglieri comunali, ma anche "semplici" cittadini che fanno politica ogni giorno, nelle varie forme e possibilità che la quotidianità ci offre costantemente. Il sito: http://www.comunivirtuosi.org/
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