Occupazione e conciliazione tra famiglia e lavoro, violenza di genere, differenze di genere nella medicina, partecipazione politica: sono questi gli ambiti di lavoro comune individuati nella risoluzione firmata questo pomeriggio a Trento all’interno dei lavori dell’assemblea euroregionale delle rappresentanti politiche elette in Trentino, Alto Adige e Tirolo.Ufficio Stampa Provincia, 15 giugno 2018
Il momento di confronto, dal titolo “Le pari opportunità nell’Euregio: una sfida aperta”, si è tenuto questo pomeriggio nella Sala Depero del Palazzo della Provincia autonoma di Trento. All’evento erano invitate tutte le donne elette nelle amministrazioni dei territori della Provincia autonoma di Trento, del Land Tirol e della Provincia autonoma di Bolzano. Partendo da un’analisi della situazione basata sui dati, si sono inoltre messe a confronto buone prassi e azioni di successo. I lavori sono stati introdotti dai saluti dell’assessora alle pari opportunità della Provincia autonoma di Trento Sara Ferrari, dell’assessora alla salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Bolzano Martha Stocker e dell’assessora per le donne e gli affari sociali del Land Tirolo Gabriele Fischer.“È particolarmente importante – ha detto l’assessora Sara Ferrari - che ci incontriamo come amministratrici dell’area Euregio, perché mettere a fattor comune esperienze e buone pratiche rappresenta un valore aggiunto”.
L’assessora Martha Stocker ha ricordato che anche i lavori dell’assemblea riunita oggi sono un modo per esprimere un’idea di Europa, che deve essere unita, forte e solidale.
L’assessora Gabriele Fischer ha posto l’accento sul ruolo dell’approccio femminile ai temi che l’attualità propone, come quello dell’emigrazione, per creare più coesione in una società che a volte sembra mancare di solidarietà.
Isabella Speziali, dell’Ufficio studi delle politiche e mercato del lavoro dell’Agenzia del lavoro di Trento, ha presentato i principali risultati dello studio comparativo condotto sulla base dei dati statistici per i tre territori, con l’obiettivo di approfondire le condizioni di vita di donne e uomini in un’ottica di genere. La realizzazione di questa studio era stata decisa nel 2016 nella seduta delle assemblee legislative della Provincia autonoma di Trento, del Land Tirol e della Provincia autonoma di Bolzano.A seguire Antonella Chiusole, dirigente generale dell’ Agenzia del Lavoro di Trento, ha proposto una lettura comparativa delle buone pratiche che i tre territori hanno realizzato in tema di pari opportunità, mettendo in luce gli aspetti e le caratteristiche comuni.Le assessore Sara Ferrari (con Simonetta Fedrizzi, presidente della Commissione Pari Opportunità), Martha Stocker (con Ulrike Oberhammer, presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità) e Gabriele Fischer hanno presentato poi le migliori buone prassi realizzate per ciascun territorio dell’Euregio. L’assessora Sara Ferrari ha presentato l’esperienza delle “Co-manager”, ha parlato di conciliazione e condivisione del lavoro di cura all’interno delle famiglie, con gli incentivi al congedo dei padri, di violenza di genere e delle norme che la contrastano e la prevengono. Si sta lavorando anche a scuola, ha ricordato, sull’educazione alla relazione di genere. Ha illustrato inoltre la nuova legge elettorale provinciale, in particolare sulla doppia preferenza di genere.L’assessora Martha Stocker, per l’Alto Adige, ha parlato in particolare delle novità delle quote rosa nei Cda delle società pubbliche, delle esperienze in ambito di medicina di genere, di solidarietà e di contrasto alla violenza, ma anche di partecipazione politica femminile.L’assessora Gabriele Fischer ha evidenziato quanto si faccia in Tirolo nel settore ricerca e formazione per la medicina di genere. Sono tre, ha spiegato poi, i livelli di protezione delle persone che subiscono violenza, ambito in cui si sta investendo molto con servizi e informazione.In conclusione, la presentazione ed approvazione della risoluzione ha rappresentato l’ impegno concreto rispetto al tema delle pari opportunità. Il documento prevede specifici interventi da promuovere.Nell’ambito dell’occupazione e della conciliazione famiglia – lavoro si vuole realizzare, con il coinvolgimento delle Camere di Commercio e il supporto scientifico delle Università, una ricerca quanti/qualitativa sull’imprenditoria femminile che dedichi particolare attenzione agli ostacoli e alle difficoltà che incontrano le donne che vogliono avviare un’attività imprenditoriale, anche sotto l’aspetto dell’accesso al credito.Si propone inoltre di condividere un modello di raccolta dei dati relativi alle denunce per violenza di genere per avviare sul fenomeno una base informativa che sia confrontabile tra i tre territori dell’Euregio.Si intendono poi promuovere iniziative di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza e agli operatori del settore per informare sulle differenze di genere nella medicina e per creare una rete istituzionale di scambio di esperienze. Attraverso uno specifico appuntamento si vuole dare infine visibilità alle donne elette e promuovere la partecipazione attiva delle donne alla vita politica.
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