Un grazie agli imprenditori trentini per avere creduto nell'arrivo di una nuova fase di crescita dell'economia trentina, che viaggia, secondo le previsioni sulla crescita del pil 2018, attorno a un +2%. Ed una serie di impegni per far sì che questa ripresa si consolidi: infrastrutture, politiche fiscali, efficenza della pubblica amministrazione, ricerca, innovazione, capitale umano.
Ufficio Stampa Provincia, 13 giugno 2018
Questi in sintesi i contenuti degli interventi pronunciati dal presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi e dal vicepresidente Alessandro Olivi all'assemblea di Condindustria del Trentino 2018. Dal presidente Rossi anche una sottolineatura sulla firma, stamani, da parte del ministro dei trasporti Danilo Toninelli, del memorandum di intesa sul Brennero. Un passaggio non scontato che conferma l'impegno del Governo, assieme a quello dei territori dell'Euregio, per la realizzazione di un'opera da cui ci si attendono investimenti importati, un indubbio beneficio per i trasporti, ma anche un miglioramento generale della qualità della vita delle popolazioni interessate.
L’assemblea pubblica di Confindustria Trentino si è aperta con il saluto del presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi, che ha ringraziato gli imprenditori perché “se la ripresa c’è è perché in tempi anche difficili qualcuno ci ha creduto. Questo è sempre il primo requisito. Credere che sia possibile e andare avanti, con coraggio”. Nel prosieguo del suo intervento Rossi ha sottolineato come vi siano oggi le condizioni per consolidare un percorso di crescita: lo prova anche il fatto che la manovra di assestamento di bilancio che la Provincia si appresta a varare contiene una previsione di crescita del pil nel 2018 del 2%. Ma quali sono gli impegni futuri che la Provincia si assume?
“Innanzitutto – ha detto il presidente - continuità nelle politiche di carattere fiscale a condizione che le politiche nazionali non mettano in difficoltà le nostre entrare. La flat tax comporterebbe per una provincia autonoma come la nostra, che vive di gettito proprio, una perdita di 500 milioni all’anno. Al netto di ciò, vogliamo mantenere le politiche fiscali in linea con quanto fatto in questi anni. Insisteremo inoltre nelle nostre politiche per la valorizzazione del capitale umano: scuola, università, ricerca, apprendimento linguistico, sistema duale. Cercheremo di migliorare ulteriormente le performance della pubblica amministrazione. Abbiamo presentato una nuova legge in materia di tempi della burocrazia che contiene un principio innovativo, che richiama in qualche modo quello dell’inversione dell’onere della prova, riguardante ogni tipo di scadenza amministrativa”.
Dopo avere ricordato gli impegni mantenuti sul versante dell’immissione di nuova liquidità del sistema, infine, il presidente Rossi ha chiuso il suo intervento richiamando il tema strategico delle infrastrutture. “Al centro della nosra attenzione innanzitutto il tema del raddoppio del Brennero, che porta con sé nuovi investimenti ma anche un miglioramento della qualità della vita. Oggi il ministro Toninelli ha firmato un memorandum con cui si confermano gli impegni precedenti sul tunnel del Brennero e sulle tratte di accesso. Non era una cosa scontata. Ringraziamo il ministro per questo atto di responsabilità. Come Provincia autonoma, ci impegniamo inoltre ad approfondire il tema delle connessioni interregionali, a partire da quelle con il Veneto, con uno spirito nuovo, diverso rispetto al passato. L’obiettivo deve essere quello di risolvere i problemi di traffico del Veneto ma anche del Trentino. Entrambi i territori devono trarre i dovuti benefici”.
Il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, intervenuto dopo la relazione del presidente di Confindustria Enrico Zobele, ha ripreso alcune delle coordinate sottese all’assemblea di Confindustria. La prima è quella della rappresentanza: alle incertezze del momento bisogna rispondere con un di più di “fare assieme”, di comunità, di unità di intenti. “La crescita c’è – ha proseguito Olivi – e l’impresa, la manifattura, giocano al suo interno un ruolo insostituibile. Sono il motore, la sala macchina di una ripresa che impatta anche sugli indicatori sociali”.
Qualità - dell’impresa, del lavoro, del capitale umano - è il pilastro fondamentale. il suo consolidamento comporta tutta una serie di impegni: ad esempio una politica fiscale che premi chi investe, chi sottoscrive un patto virtuoso fra impresa, occupazione, comunità. “Grazie ad un approccio basato sulla collaborazione fra sistema pubblico e privato, riconfermato anche nei giorni scorsi con la sottoscrizione di un nuovo Patto fra Provincia e forze economico-sociali, analogo a quello siglato ad inizio legislatura, abbiamo creato nuovi posti di lavoro – 3500 solo con gli accordi negoziali - , e abbiamo ripopolato con nuova impresa luoghi ormai desertificati sul versante produttivo, non solo complessi industriali da cui l’impresa se ne era andata ma anche luoghi del Trentino che non sembrerebbero essere tradizionalmente vocati all’imprenditorialità. Ma soprattutto, anche con l’azione di Trentino Sviluppo, abbiamo puntato per primi sull’industria 4.0, sull’innovazione, sulla meccatronica. Anche queste sono infrastrutture produttive, sono piattaforme per la nuova impresa, luoghi dove si costruisce il futuro”. Infine, il capitale umano: fattore di sviluppo fondamentale, su cui la crescita del Trentino sa di poter continuare a contare.