#ROVERETO - «Valduga ha cancellato le piste ciclabili»

Ciclabili cancellate: l'amministrazione Valduga ha fatto scempio del progetto dell'ex sindaco Miorandi, ora il Pd rilancia (domani dalle 9.30 alle 12 sarà in largo Foibe per incontrare i cittadini) e parte dalle richieste delle circoscrizioni. Il tema delle piste ciclabili a Rovereto è sempre stato oggetto di scontro tra il Partito Democratico da una parte e i civici dall'altra.
M. Stinghen, "Trentino", 8 giugno 2018

 

Con i primi a chiedere (e realizzare) ciclabili con partenza dal centro verso le diverse direzioni, e i secondi (prima con Guglielmo Valduga, ora con il figlio Francesco) a propugnare una visione diversa, secondo la quale le piste per le bici vanno bene solo se indipendenti dal resto della viabilità, mentre in centro devono convivere con le auto opportunamente "rallentate". Ora il Pd di Rovereto rilancia e chiede che la rete di piste vada realizzata, partendo dalle richieste delle circoscrizioni.

«Nel 2010 l'amministrazione Miorandi lavorò a lungo sull'idea di costruire una rete di percorsi ciclabili diffusa per consentire l'attraversamento della città anche con mezzi alternativi alla macchina. Il piano della ciclabilità - scrive il Pd prevedeva la realizzazione di quattro grandi arterie e un ulteriore potenziamento della rete secondaria diffusa, di collegamento tra i diversi quartieri. Nel piano della ciclabilità 2012 fu realizzato un lavoro molto approfondito che sulla base dei tratti di ciclabile esistenti e realizzati negli anni cercava di costruire una continuità di quei tratti per la creazione di una rete. All'oggi quel progetto in parte realizzato (ciclabile di via Dante - via Prima Armata - via Benacense) è stato cancellato. Rimangono tratti sconnessi di ciclabili poco sicuri e assolutamente inutili».

I democratici danno però più spazio alle proposte, che alla polemica con l'attuale giunta. E chiede di ripartire, da dove il lavoro dell'ex sindaco Pd Miorandi è stato interrotto. Per il centro chiedono la pista in via Campagnole, a doppio senso, con una pista che da viale Vittoria percorre il ponte e continua fino in Borgo Santa Caterina e quindi in centro. A San Giorgio, in attesa del sottopasso alla stazione, servirà un collegamento lungo la Meccatronica (adesso di fatto un "muro") e un collegamento da via Unione da ovest verso est fino alla stazione e collegamento di continuità tra la scuola elementare Sacco e l'asilo di San Giorgio. A Marco si prevede di fare un tunnel tra il campo da calcio e via Pinera, per collegare il paese con Mori Stazione. Per il Pd la soluzione è costosa. «Ci si chiede - conclude il Pd - se non sia preferibile privilegiare il collegamento con Rovereto con il già esistente progetto che attraversa i Lavini, o in alternativa un tracciato più semplificato per raggiungere il collegamento che dal casello di Rovereto sud arriva a Mori stazione».