Il progetto è all'insegna del «tutti assieme per battere le destre alle provinciali di ottobre». Vi è in arrivo un nuovo soggetto che unisca il più possibile chi sta alla sinistra del Pd. E se ne fa portatore Fabiano Lorandi, segretario di Mdp. Non solo: «Già la settimana prossima siederemo al tavolo della coalizione dei segretari del centrosinistra autonomista.
G. Tessari, "Trentino", 3 giugno 2018
Ne ho parlato con il segretario del Pd Muzio e con Fravezzi dell'Upt, al lavoro da tempo per allargare la coalizione» osserva Lorandi.Funzionerà la reunion a sinistra? «A livello locale, gli esiti delle elezioni del 4 marzo hanno visto un'avanzata significativa delle forze del centrodestra, in particolare della Lega, che ora hanno tutte le chanches per governare la Provincia, ottenendo in termini percentuali addirittura il premio di maggioranza previsto dalla nostra legge elettorale.Una vittoria di questo fronte metterebbe a repentaglio, con ogni probabilità, le conquiste fatte dalle forze politiche e sociali trentine relative ai livelli di qualità della vita e di tutela dei diritti, soprattutto delle classi sociali più deboli, con la conseguenza dell'aumento delle disuguaglianze, delle ingiustizie sociali, delle povertà e il venir meno dei valori e delle pratiche del solidarismo comunitario che costituiscono da sempre l'humus culturale, sociale e politico della nostra terra» osserva il segretario di Mdp.
Il progetto? «Pensiamo ci sia la necessità di dar vita ad un soggetto della sinistra democratica autonomista che si confronti con il centrosinistra autonomista, per condividere non solo una proposta elettorale, ma un progetto politico che punti a rifondare e ricostruire nuove forme e nuove modalità di interpretazione e rappresentanza dei bisogni e delle attese delle cittadine e dei cittadini. Si deve evitare di costituire un'alleanza, o peggio ancora, un cartello elettorale, in una semplice somma algebrica di piccoli e grandi partiti. E' necessario pensare ad una nuova e diversa prospettiva politica per il futuro della nostra terra che dia spazio ai saperi, alle competenze, alle storie e alle esperienze personali e collettive di cui è ricca la comunità trentina».
Come si intende procedere? «Chiediamo ai nostri compagni di viaggio di Leu, ai consiglieri e ai cittadini che fanno riferimento a Insieme per Trento, ai Verdi, alle forze sociali e a quelle civiche e associative, dell'ambientalismo e della pace, a singole persone che fanno riferimento agli ideali della sinistra, di rendersi disponibili a confrontarsi tutti insieme per dar vita ad un Manifesto politico e a una lista in cui convivano i valori della fraternità socialista e del solidarismo delle diverse religioni. Al centrosinistra autonomista chiediamo di confrontarsi con noi a partire da due presupposti: quello dell'unità e quello dello discontinuità».