Il Pd stoppa Daldoss: «Non può essere lui l'alternativa a Rossi»

«Alternativo per me significa alternativo». Il segretario Dem Giuliano Muzio chiude così alla possibilità che sia Carlo Daldoss, l'assessore tecnico (ora Patt) il candidato presidente del centrosinistra autonomista alle provinciali di ottobre.
C. Bert, "Corriere del Trentino", 30 maggio 2018

 

L'ultima mossa (Trentino di ieri) è partita da ambienti Upt, con la speranza di convincere anche quel pezzo di Pd contrario alla riconferma di Ugo Rossi: tentare l'assessore esterno, chiamato nel 2013 in giunta proprio da Rossi, prospettandogli un ruolo da candidato presidente al posto dell'attuale governatore. Per alcuni, dentro l'Upt, la sua figura sarebbe comunque un segnale di novità che risponde alle richieste che arrivano dalla base: un assessore meno «usurato» del presidente e che in questi anni in giunta, da responsabile degli enti locali, è riuscito a costruire legami importanti su tutto il territorio. Ma nel Pd il segretario non la pensa affatto così.

Sollecitato sul tema, Muzio risponde pesando le parole: «Non parlo di nomi. I nomi si fanno al momento opportuno. La mozione approvata dalla nostra assemblea dice che si dovranno valutare profili alternativi, io spero uno, tra i quali c'è naturalmente quello del governatore uscente. Lunedì prossimo l'assemblea del Pd sarà decisiva su questo punto». «Certo è - chiarisce il segretario Dem - che quando diciamo "alternativo" per me vuol dire "alternativo"».

Tradotto, non può essere un assessore della giunta Rossi la novità rispetto a Rossi stesso. Anche perché a quel punto - e Muzio lo sa bene - questo farebbe scattare le legittime ambizioni degli assessori Pd. Tra gli alleati in molti cominciano a dubitare che la querelle sul profilo si traduca in un nome e cognome. E nel vertice di lunedì sera si è avuta la conferma che le posizioni sul Rossi-bis sono articolate anche all'interno degli stessi partiti.Al prossimo vertice della coalizione (che dovrebbe tenersi martedì prossimo) all'ordine del giorno ci sarà anche l'allargamento dell'alleanza. L'Upt ha chiesto qualche altro giorno per poter ufficializzare che i sindaci civici sono pronti a discutere del loro ingresso in coalizione. Muzio si dichiara ottimista: «Saranno costretti a fare delle scelte, ma sono fiducioso che una parte di loro sia interessata a costruire un progetto insieme a noi». Una discussione, quella del centrosinistra provinciale, che rischia di essere travolta dalla crisi politica nazionale: il premier incaricato Carlo Cottarelli ha rimandato ad oggi la lista dei ministri ma ieri si sono rafforzate le quotazioni di un voto anticipato a luglio. Uno spauracchio per il centrosinistra, che teme l'onda di Lega e M5S.