Muzio: «Lunedì, visto che ci sono state uscite contrarie a questo documento, chiederò all'assemblea una riconferma di quel mandato e poi siederò al tavolo della coalizione per continuare il ragionamento. Mi chiede se ho dei nomi alternativi? Ci stiamo lavorando».G. Tessari, "Trentino", 16 maggio 2018
Il timore, ma per altri è un'evidenza, è che il centrosinistra alla fine avrà perso due settimane nella road map verso ottobre. Perché? Martedì prossimo il segretario del Pd Giuliano Muzio potrebbe sedersi al tavolo della coalizione per confermare che, dal suo partito, ha avuto il mandato di verificare se ci siano delle alternative al nome di Ugo Rossi come candidato presidente. Quello che si è detto 10 giorni orsono: «Lo chiederò all'assemblea lunedì. Leggendo i giornali è parso che si fosse già deciso tutto, che il partito avesse dato il via libera ad una ricandidatura di Rossi. Questo non è accaduto, siamo ancora nel pieno del confronto».
Ma prima di proseguire con Muzio e la sua analisi di giorni certo non facili, occorre registrare che Alessandro Olivi viene segnalato muoversi in pressing sul sindaco di Rovereto (e membro di spicco dei Civici) Francesco Valduga. Secondo i bene informati l'attuale vicepresidente della Provincia starebbe tessendo la tela di un aggregazione che, superato il Pd, potrebbe avere proprio Valduga nelle vesti di candidato presidente e Geremia Gios come prezioso compagno di strada. Questo implicherebbe, tuttavia, una coalizione diversa nella propria fisionomia. Quasi sicuramente orfana del Patt e con un soggetto diverso dal Pd. Rimanendo al presente è cosa nota che i Dem siano divisi sull'eventuale riconferma di Rossi. Un sondaggio commissionato proprio dal Pd aveva confermato che il governatore è l'uomo politico più popolare e questo aveva portato ad una sorta di equazione, popolarità-riconferma, suffragata anche dalla convinzione di quella fetta di partito contraria al cambiare tanto per farlo: «Ma che sia tutto già deciso l'avete scritto voi sui giornali. Non è così ed il farlo passare offre l'idea di un partito nel caos. In realtà io ho in mano un documento dell'assemblea che, all'unanimità, mi chiede di verificare se ci siano delle alternative ad una riconferma di Ugo Rossi come candidato alla presidenza. Io lunedì, visto che ci sono state uscite contrarie a questo documento, chiederò all'assemblea una riconferma di quel mandato e poi siederò al tavolo della coalizione per continuare il ragionamento. Mi chiede se ho dei nomi alternativi? Ci stiamo lavorando».
Tra coloro che ritengono ci si debba concentrare su un aspetto puramente politico c'è l'ex senatore Giorgio Tonini che, al Tgr, faceva sapere: «Se si ragiona su di un nuovo scenario politico si può chiedere a Rossi di fare un passo indietro, altrimenti la questione non si pone nemmeno». Insomma chi dice che i giorni stiano passando invano forse non ha tutti i torti.
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