«La mia comunità politica è il Pd e fare una lista fuori dal Pd sarebbe fuori da qualsiasi logica. Di tutto c'è bisogno, in un quadro già complesso, tranne che di ulteriori scomposizioni. Liste civiche ce ne sono abbastanza mi pare». Alessandro Olivi nega di lavorare alla costruzione di una lista fuori dal Partito democratico.
"Trentino", 12 maggio 2018
Ma la notizia dei contatti tra il vicepresidente della Provincia ed esponenti del mondo civico in primis Geremia Gios, pubblicata ieri dal Trentino, da giorni agita i Dem. E ieri, accanto alle reazioni per il sondaggio che doveva restare riservato e invece è trapelato alla stampa, i malumori si sono moltiplicati. Olivi chiarisce: «Ho incontrato Gios, che conosco da anni, perché volevo capire il motivo per cui si considerano alternativi all'attuale governo provinciale. Ritengo doveroso interloquire con un pezzo di classe dirigente che non ha valori così diversi dai miei e che va sfidata». «Può darsi che alla fine Gios e i sindaci civici decidano di andare da soli, ma sono convinto che dobbiamo evitare una contrapposizione tra partiti e civismo. Vorrei un Pd meno attento ai posizionamenti e alle poltrone e più capace di parlare con quell'area e portare nel partito i valori della cooperazione, del municipalismo civico, della socialità dal basso». Quanto al sondaggio per la leadership della coalizione, il vicepresidente lo liquida così: «Sono sempre stato scettico sui sondaggi e sarebbe sbagliato scegliere in base a questo sondaggio».