«Coalizione, sull’assetto meglio bene che in fretta»

Giuliano Muzio si sarebbe volentieri risparmiato la discussione sulla possibilità di accantonare Ugo Rossi per un nuovo mandato in Provincia. «C’è una discussione ancora in corso — spiega il segretario del Pd del Trentino — e non siamo ancora nella fase dei nomi.
"Corriere del Trentino", 1 maggio 2018

 

E anche lo fossimo, credo che questo confronto sia da condurre ai tavoli preposti». Insomma, nessuna «anticipazione» alla Matteo Renzi. E nessun ampliamento della falcata nella marcia di avvicinamento ai civici, nonostante il centrodestra acceleri, al contrario, il passo. «Non ci sono automatismi — sostiene ancora Muzio — le semplificazioni fanno male a tutti. Sicuramente il mondo in questi anni è cambiato e ha fatto emergere forze nel territorio che dobbiamo a provare a coinvolgere. Ma questo va fatto non sui nomi, ma su valori e programmi ben ponderati».

Con una chiosa. «I movimenti civici sono un arcipelago variegato e non penso che con tutti questi soggetti si possano trovare convergenze in un patto». Su quali, però, siano le distanze con le singole componenti del mondo civico, che Geremia Gios sta cercando di unificare in una federazione, Muzio resta prudentemente abbottonato. «La distanza la misureremo sui contenuti».

Ed esemplifica: «L’attuale maggioranza sta governando con una visione sociale dell’Autonomia, come modello solidale caratterizzato da una forte concertazione delle scelte economiche con il mondo del lavoro. Per il futuro, molto conterà la riforma dell’assetto del decentramento, con una riforma della pubblica amministrazione che abbia modernizzazione e innovazione come punti decisivi».

Se non si trovasse la quadra, potrebbe profilarsi la prospettiva primarie, sebbene Muzio non paia esserne persuaso. «Ho sempre sostenuto — sottolinea — che queste consultazioni vanno valutate fase per fase. Non dimentichiamo che le primarie richiederebbero uno sforzo organizzativo non banale e questo rischierebbe di fare slittare in avanti l’individuazione della leadership come nel 2013». Quindi, chiusura dei giochi entro la prima decade di maggio come il centrodestra? «Meglio bene, che in fretta, ma speriamo almeno per metà maggio. Non abbiamo ancora deciso la data del prossimo incontro».