Sono fermamente convinto che ci sono tantissime persone appassionate, competenti, propositive, ricche di idee e spunti, che nelle ultime settimane, specie dopo il 4 marzo, sono state sfiorate dall'idea, dal dubbio di iscriversi, ma non l'hanno fatto, magari per mancanza di convinzione, magari perché ha prevalso un senso di rassegnazione e di rinuncia. Basterebbe forse che si sentissero invitate, cercate, e sono sicuro che raccoglierebbero con entusiasmo questa chiamata, perché si sentirebbero, come è giusto che sia, di un qualche aiuto per la nostra causa.
Alberto Scalici - iscritto PD, "Trentino", 26 aprile 2018
Il Partito Democratico Trentino non gode di ottima salute, e questo non è un mistero per nessuno. I recenti avvenimenti politici a livello nazionale, unitamente a una coalizione per le provinciali che sembra traballare, anche perché qualche alleato ha ritenuto bene di scimmiottare la Lega, mostrando ad esempio un muso becero, gretto e bigotto di fronte alla manifestazione del gay pride, hanno dato un serio avvertimento per le elezioni provinciali di ottobre. Trascurare tale avvertimento e non darsi una mossa potrebbe rivelarsi addirittura esiziale. Tutti concordano sul fatto che il PD è percepito come lontano dagli elettori, come incapace di parlare alle categorie da cui tradizionalmente riceveva larghi consensi e sostegno. E così, quasi fosse una litania, tutti sono d'accordo e ripetono che è necessario aprire una fase di ascolto e riflessione, per "riallacciare il rapporto con il territorio" (già, territorio, parola un tantino inflazionata e quindi sempre meno significativa).Anch'io sono pienamente e perfettamente d'accordo. Ma come?
Me lo chiedo perché talora sono sfiorato dal timore che questa fase di ascolto e riflessione sia in realtà un passaggio obbligato dopo una batosta elettorale, ma del tutto esteriore e di facciata, senza molta sostanza, ocomunque incapace di imprimere un cambio qualsivoglia alla direzione e gestione del partito.
Io però ho la mia proposta per allargare e approfondire la riflessione e l'ascolto, una proposta formidabile!, e la consegno a tutti quelli che la vogliano raccogliere: lanciare quanto prima econ quanta più forza e convinzione possibili una massiccia campagna di reclutamento di nuovi iscritti al Partito Democratico Trentino. Negli ultimi dieci anni il numero degli iscritti è crollato; non so se del 50% o di più. Si tratta di un problema serissimo, e vorrei tanto che il nostro partito decidesse di investire energie e fondi per convincere donne e uomini, giovani e meno giovani, studenti, lavoratori e pensionati, ad unirsi al nostro progetto politico, a contribuire attivamente con le proprie idee ed esperienze per dare nuova linfa al progressismo trentino. Chi crede nella democrazia - e noi crediamo nella democrazia -, crede che quanto più è larga la partecipazione alla vita politica, quante più persone vi danno il proprio contributo, tanto più alta è la qualità della vita politica stessa. Chi crede nella democrazia, crede che più le cose sono condivise, più hanno forza. Chi crede nella democrazia, ritiene che a nessuno debba essere in partenza preclusa la possibilità di cambiare le cose.
In tal senso, puntare sul recupero di tanti, troppi ex iscritti, e sull'adesione di nuovi sarebbe un segnale limpido che noi del PD crediamo ancora e fortemente nel valore della democrazia. E sono certo anche che sarebbe una degnissima apertura per una campagna elettorale che si annuncia molto difficile. Una campagna elettorale che si dovrà giocare sui temi, ma anche e soprattutto sulle persone, mi viene da dire. E quale modo migliore di sottolineare il valore umano della politica, se non chiamando umilmente a raccolta i propri simpatizzanti chiedendogli di prendersi la responsabilità di fare con noi politica?
Dimostreremmo a tutti gli altri avversari che noi siamo ancora un partito vitale che prende la propria forza dalla gente comune, dalla base, non solo dalla propria classe dirigente. Sono fermamente convinto che ci sono tantissime persone appassionate, competenti, propositive, ricche di idee e spunti, che nelle ultime settimane, specie dopo il 4 marzo, sono state sfiorate dall'idea, dal dubbio di iscriversi, ma non l'hanno fatto, magari per mancanza di convinzione, magari perché ha prevalso un senso di rassegnazione e di rinuncia. Basterebbe forse che si sentissero invitate, cercate, e sono sicuro che raccoglierebbero con entusiasmo questa chiamata, perché si sentirebbero, come è giusto che sia, di un qualche aiuto per la nostra causa.
Vorrei vedere dei volantini e dei manifesti in Trentino in cui campeggia una scritta del genere:Il PD ha urgente bisogno di te. Per favore, iscriviti: dacci una mano!