A fronte delle dimissioni del Segretario Italo Gilmozzi e della necessità di rilanciare il progetto politico del Partito, con particolare attenzione all’approssimarsi dell’appuntamento elettorale per il rinnovo delle istituzioni provinciali, l’Assemblea del 19 marzo 2018 ha affidato ad un Gruppo di lavoro composto da Donata Borgonovo Re, Alessio Manica, Alessandro Olivi e Giorgio Tonini, il compito di predisporre un documento istruttorio che affronti due temi.
Trento, 6 aprile 2018
il primo riguarda la definizione di un programma complessivo sia di azioni da intraprendere sul territorio, sia di dialogo con soggetti politici al fine di rafforzare la proposta politica coalizionale per il futuro governo del Trentino; il secondo riguarda l’individuazione, ai sensi dell’art. 3 dello Statuto, di una figura che ricopra il ruolo di Segretario e di una squadra di Segreteria che ne accompagni il difficile lavoro.
Il Gruppo ha lavorato favorendo la maggior partecipazione possibile e garantendo ascolto a tutte le componenti della complessa realtà del PD trentino. Questo dialogo è stato riconosciuto da chi è intervenuto agli incontri come una opportunità di prezioso confronto e di condivisione di responsabilità non solo nei confronti del partito, ma di tutti gli elettori. Il Gruppo ha dunque raccolto i numerosi contributi scritti inviati da singoli iscritti o frutto del lavoro di alcuni Circoli; ha incontrato in due distinte riunioni i Segretari dei Circoli ed i Coordinatori di valle e cittadini (22 marzo) e gli Amministratori locali (24 marzo); ha svolto un giro di audizioni dei componenti dell’Assemblea, dei Segretari di circolo e dei Sindaci raggruppati per collegi (4 aprile: Trento, Pergine-Valsugana, Rotaliana-Valli del Noce a Trento; Giudicarie, Alto Garda-Ledro, Rovereto-Vallagarina a Rovereto); infine, componenti del Gruppo hanno partecipato alle due serate pubbliche di ascolto organizzate dai Circoli di Trento (19 marzo) e di Rovereto/Vallagarina (26 marzo). Da questo vasto confronto sono emersi naturalmente ancora elementi di valutazione sugli esiti del voto del 4 marzo (che rimangono, e rimarranno comprensibilmente ancora a lungo, al centro delle nostre riflessioni e delle nostre discussioni, purché la rabbia lasci il posto alla fiducia) ma, soprattutto, sono state individuate quelle criticità cui è necessario, con umiltà ma anche con fermezza, porre rimedio attraverso una robusta revisione del metodo di lavoro e della progettazione delle attività del Partito. Vorremmo imparare dai nostri errori e provare a dare nuova concretezza e visibilità al sogno che anima la nostra comunità politica, alla visione di futuro che l’azione di governo dei nostri amministratori e dei nostri eletti, alimentata dalla presenza propositiva degli iscritti nei Circoli e nell’Assemblea, si impegna quotidianamente a realizzare ma che ora necessita di ulteriore coraggio, di un saggio rinnovamento, di una maggior maturità e di una più sincera unità interna. Se vogliamo risollevarci, dobbiamo ‘decostruire’ ciò che è ormai inutile e tornare ad emozionare…
Ciò che dunque il Gruppo di lavoro ritiene di proporre all’Assemblea ed al Segretario che verrà eletto al suo interno è di aprire una stagione di impegno e di lavoro comune che vede nella territorialità la dimensione preziosa nella quale esprimere tutte le nostre competenze e nella quale cercare di dare risposta alle domande dei cittadini, nel rispetto delle differenze, delle attese e delle eventuali opzioni tra le quali potremmo essere chiamati ad operare una scelta. La possibile evoluzione del nostro Partito, dalla sconfitta subita ad una vittoria tutta da costruire, dipende anche da quanto sapremo approfondire le questioni ed i temi che inquietano i nostri concittadini, da quanto sapremo entrare in relazione con le persone che ci criticano ma che si aspettano da noi un approccio più popolare, quasi a riscatto di posizioni percepite come elitarie e distanti dalla gente, da quanto ci sapremo guadagnare il rispetto di chi chiede tutela dei diritti e protezione di fronte alle ingiustizie ed alle diseguaglianze di cui la nostra società è purtroppo colma. E dovremo impegnarci perché la nostra autonomia speciale, che abbiamo ricevuto in eredità ma che necessita di una continua ed attenta manutenzione, torni a rappresentare per la Comunità trentina ragione di orgoglio da vivere (e non solo da governare) con responsabilità.
Ecco dunque le azioni che riteniamo indispensabili per rilanciare il protagonismo del PD trentino, azioni che il neo eletto Segretario certamente integrerà ed arricchirà per rispondere a nuove ed ulteriori esigenze:
A) ATTIVITA’ di COSTRUZIONE e CONDIVISIONE della PROPOSTA POLITICA
1. operazione ascolto sul territorio (“Diteci”) secondo modalità ‘sartoriali’ da individuare con i Circoli;
2. discussione nei Circoli dei documenti programmatici già predisposti dalle Commissioni di lavoro e ritorno alle stesse di tutti i contributi elaborati sul territorio, per giungere a definire un programma di governo condiviso e partecipato per la prossima legislatura (la Conferenza programmatica sarà il momento conclusivo del percorso);
3. coinvolgimento di professionisti, categorie economiche, esperti universitari e non, nel lavoro di analisi e di proposta (alcune Commissioni hanno già lavorato con questa modalità);
4. individuazione dei temi prioritari per i cittadini (lavoro, povertà, scuola, sicurezza, salute ad esempio) sui quali dare messaggi chiari e semplici rispetto a quanto è stato fatto e a quanto vogliamo fare;
5. preparazione degli ‘Stati generali del bene comune dell’Autonomia’ per recuperare il significato ed il valore della specialità;
6. investimento sulle funzioni di Comunicazione e creazione di un organismo dedicato con il compito di gestire i rapporti con la stampa e l’utilizzo efficace della ‘piazza virtuale’;
7. costituzione della Commissione elettorale per procedere con tempestività e con particolare cura all’individuazione di candidature idonee per le elezioni provinciali.
B) ATTIVITA’ di PARTNERSHIP POLITICA
1. immediata riapertura del confronto con l’UpT in attuazione dell’accordo sottoscritto nei mesi scorsi;
2. ripresa e rilancio della coalizione, verificandone il potenziale allargamento ad altri soggetti politici (la massa critica è un fattore indispensabile per affrontare la competizione elettorale…);
3. apertura di un confronto con i partiti della coalizione non rappresentati in Consiglio provinciale (Verdi, Socialisti ecc.) per definire le forme di un più solido percorso comune;
4. apertura di un tavolo di dialogo con le realtà a sinistra del PD per verificare gli spazi di collaborazione e di possibile costruzione di un progetto unitario.
C) PROPOSTA per la SEGRETERIA
Il Gruppo di lavoro ha presentato al Coordinamento le due possibili opzioni emerse dalle audizioni: la prima, coerente con il mandato ricevuto dall’Assemblea, considerava ineludibile individuare la candidatura esclusivamente tra i componenti dell’organo collegiale; la seconda, in ragione dell’estrema delicatezza e gravità del momento, riteneva opportuno allargare lo sguardo per cercare, anche al di fuori dell’Assemblea, una figura di grande esperienza ed autorevolezza politica.
Entrambe le opzioni mostravano in egual misura luci ed ombre, che più puntualmente verranno illustrate nel prossimo dibattito assembleare. La scelta operata dal Coordinamento ha ribadito il valore cogente della norma statutaria ed ha politicamente ritenuto più opportuno e coerente con la forte richiesta di innovazione e di cambiamento, che ci viene consegnata anche dal voto del 4 marzo, procedere secondo le regole che il PD trentino si è dato, individuando la persona cui affidare il ruolo di Segretario all’interno dell’Assemblea.
Tra i possibili candidati interpellati, Giuliano Muzio ha dato la sua disponibilità, subordinando però l’accettazione dell’incarico (della cui gravosità forse non siamo tutti pienamente consapevoli) alla definizione di una Segreteria operativa e, soprattutto, ad un ampio consenso e ad una esplicita condivisione.
IL GRUPPO di LAVORO
Donata Borgonovo Re
Alessio Manica
Alessandro Olivi
Giorgio Tonini
Trento, 6 aprile 2018
(Ringraziamo l’Assemblea per averci donato le parole! Con l’augurio reciproco di Non mollare!)