Il vero confronto, ci tengono a sottolineare i diretti interessati, sarà quello che vedrà al tavolo l’intera compagine di centrosinistra autonomista e che sarà fissato dopo l’assemblea di venerdì del Pd. Ma a un mese esatto dalle elezioni Politiche, anche il primo «faccia a faccia» tra i vertici delle forze di maggioranza presenti in consiglio qualche indicazione l’ha data.M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 4 aprile 2018
Una cena, per essere precisi. Ieri sera, il presidente della Provincia Ugo Rossi ha «invitato» i capigruppo provinciali (Alessio Manica per il Pd, Gianpiero Passamani per l’Upt, Lorenzo Ossanna per il Patt e Giuseppe Detomas per la Ual) in val di Non. Per iniziare a definire prospettive e agenda dei prossimi mesi in un clima — sulla carta — più conviviale rispetto ai tradizionali palazzi di Piazza Dante.
Di fatto, dopo incontri concordati e poi saltati (soprattutto a causa delle fibrillazioni interne a Pd e Upt) e dopo dibattiti più o meno accesi consumati sulla stampa (uno su tutti: la polemica sul mancato patrocinio della Provincia al Dolomiti Pride), quello di ieri sera è stato il primo momento in cui i presidenti dei gruppi e il governatore si sono seduti attorno al tavolo. Per discutere delle questioni in agenda guardandosi direttamente negli occhi. «Ascolterò» aveva messo le mani avanti nel pomeriggio di ieri lo stesso Rossi. «Definiremo una scaletta dei prossimi argomenti da trattare» non si erano sbottonati i capigruppo. Sta di fatto che le questioni da affrontare, ieri, non sono mancati: dal quadro politico della coalizione alle «fughe» a destra di Rossi e del Patt. Con qualche richiamo al governatore rispetto a dichiarazioni e posizioni che, in casa pd e upt, poco sono piaciute: un antipasto di ciò che succederà al vertice di maggioranza.
Intanto, a chiamarsi fuori dai dibattiti è Rodolfo Borga. Che preferisce concentrarsi sulle proprie prospettive. «Per quanto ci riguarda — mette in chiaro il capogruppo provinciale della Civica Trentina — ci siamo dati un criterio: pensiamo a noi stessi invece di concentrarci su quello che fanno gli altri». Borga ribadisce quindi l’intenzione della Civica Trentina: «Stiamo lavorando da tempo per dare un contributo alla creazione di un’area territoriale che dovrà rapportarsi con altre forze politiche alternative al centrosinistra autonomista, all’interno della quale il nostro ruolo sarà fondamentale». Con un orientamento scontato verso il centrodestra. «Si dovrà quindi individuare un candidato che esprima delle connotazioni particolari. Su questo ci stiamo impegnando: ci preoccupiamo di noi, gli altri ci interessano poco. Ovviamente non siamo indifferenti ai fermenti di queste settimane. Ma preferiamo pensare ai nostri progetti».
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