Definita la cornice degli obiettivi, parte il percorso per costruire i contenuti per la revisione del Piano regolatore generale (Prg). Ieri sera Alessandro Andreatta ha presentato alla commissione Urbanistica il testo finale, 35 pagine frutto di un confronto durato otto mesi con i vari portatori d’interesse.
N. Chiarini, 8 febbraio 2018
«Si disegna il futuro di Trento» ha detto il sindaco, affiancato nell’esposizione dall’ architetto Giuliano Stelzer, dirigente del progetto Prg. «Nella proposta — spiega Stelzer — sono indicati cinque marco obiettivi da cui discendono ipotesi di lavoro più specifiche con le linee di percorso possibili. L’attuazione , poi, verrà declinata nelle fasi successive». Ossia i passi che porteranno alla prima adozione in consiglio comunale nei prossimi mesi.
Al primo posto la vocazione ambientale, con il target di contenere anzitutto il consumo di suolo. Il secondo tema è quello della città accogliente, verso i turisti e, più in generale, verso tutti gli studenti e i lavoratori che giungono dall’esterno per viverla. «Una città che funziona per il turista — sottolinea ancora Stelzer — è una città che funziona per il residente, nei servizi e nelle opportunità. Trento è una città che, nel corso della giornata, si può dire raddoppi i propri 117.000 abitanti». I servizi, dunque, vanno commisurati, senza dimenticare che la piramide demografica si è invertita, con l’invecchiamento della popolazione.
Dall’intreccio tra questi due temi, discende la terza priorità: l’accessibilità, intesa soprattutto come mobilità agevole per tutti da e verso il centro. «Su questo punto — precisa Andreatta — la programmazione dovrà essere condivisa con la Provincia». Quarto traguardo è Trento Smart, come luogo di integrazione tra ricerca e produzioni innovative, tra nuove attività e opportunità culturali, sportive di tempo libero. Infine c’è il riferimento alla bellezza, come quinto obiettivo, che chiude il cerchio col primo. «Non consumare territorio — riprende Stelzer — significa incentivare il recupero e la valorizzazione degli edifici esistenti». L’esposizione congiunta del tecnico e del sindaco persuade sicuramente la maggioranza, meno l’opposizione. «Gli obiettivi — sottolinea Vittorio Bridi, Lega Nord — sono c0sì ampi e onnicomprensivi che si fatica a vedere concretezza. Chi non vorrebbe Trento bella? I cittadini vogliono sapere dove e cosa possono costruire».