«I fatti dimostrano che sono autonomista». Maria Elena Boschi arriva a Bolzano per lanciare la campagna del Pd e parla subito di Autonomia. «Si sono diffuse fake news anche qui. Già quattro anni fa avevo smentito. Non sono mai stata contro le Autonomie: i governi Renzi e Gentiloni hanno dimostrato di essere più che autonomisti. E nella prossima legislatura andremo avanti con la toponomastica e la delega sul fisco» dice la sottosegretaria che ha incontrato i giornalisti in piazza Domenicani, nella sede del Pd.M. Angelucci, "Corriere del Trentino", 30 gennaio 2018
Che Maria Elena Boschi risponda ai cronisti non è cosa di tutti i giorni. E le domande arrivano da ogni parte. Nella sede di piazza Domenicani ci saranno almeno una cinquantina di testate. «Aveva paura di candidarsi ad Arezzo per Banca Etruria?» è la domanda ricorrente. «Non scappo. Amo questa terra, è la destinazione delle mie vacanze. Ma la conosco anche dal punto di vista istituzionale. Ho messo a disposizione il mio mandato e il partito ha deciso di candidarmi qui per valorizzare il lavoro che abbiamo svolto in questi anni di governo. Il Pd ha sempre respinto proposto che miravano a sopprimere le Autonomie» ha detto Boschi sottolineando di non aver paura di candidarsi ad Arezzo.
La sottosegretaria parla di Autonomia «modello», ricorda le norme di attuazione sulla formazione degli insegnanti, sul personale della giustizia. «Sappiamo che non tutto è stato fatto. Nella prossima legislatura puntiamo a chiudere le norme sulla toponomastica e sull’autonomia fiscale e finanziaria» ha chiarito la sottosegretaria che avrà il difficile compito di convincere il mondo di lingua tedesca a votarla. Sui temi spinosi, come il doppio passaporto, non si tira indietro. «Non è una questione che riguarda solo l’Italia e bisogna procedere con grande cautela. Per fortuna non è una delle priorità del nuovo governo di Vienna» avverte Boschi destreggiandosi tra due posizioni inconciliabili. Il Pd infatti è contrario, l’Svp invece è «cautamente» favorevole.
Boschi promette che, compatibilmente con gli impegni istituzionali, sarà presente in Provincia per buona parte della campagna. Su questo punto l’Svp è stata chiara: Boschi e Bressa dovranno impegnarsi per convincere gli elettori della Stella Alpina. «La sfida — ha concluso — è cercare di fermare il vento populista che spirare anche nel nostro Paese con la serietà di un impegno e la credibilità data dai risultati raggiunti in questi anni. Abbiamo fatto riforme importanti per rilanciare l’economia e per i diritti civili. Su questo non bisogna tornare indietro».
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