Zeni: «Cavalese, la politica non entri. Così si delegittima la sanità»

La preoccupazione c’è. E nei corridoi del consiglio provinciale sono in molti a confermarlo: il tema del futuro del punto nascite di Cavalese rischia di diventare uno dei nodi di scontro più delicati della campagna elettorale in vista delle Politiche nel collegio della Valsugana. Non a caso, in casa Upt sono già emersi i primi timori per la presenza, nel simbolo di Civica Popolare, del nome di Beatrice Lorenzin (Corriere del Trentino di ieri).
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 18 gennaio 2018

«Se questo argomento diventasse oggetto di campagna elettorale sarebbe un grave errore» avverte però l’assessore Luca Zeni. Che dopo aver tranquillizzato in Aula sull’impegno della giunta «a mantenere attivo il punto nascite» ora lancia un messaggio chiaro alle forze politiche. Non solo di opposizione. «In questo momento — ricorda l’assessore — la partita è essenzialmente tecnica. Stiamo aspettando una risposta da un organismo tecnico. E la risposta non dipenderà da alcun colore politico». Anche se, precisa Zeni, un problema politico esiste. Di diverso tipo: «In alcune valli dobbiamo riuscire a veicolare un messaggio di sistema, superando le rivendicazioni locali. Altrimenti il futuro diventerà difficile. Questo vale in tutti i settori, ma nel campo sanitario ancora di più». Una visione che, sottolinea l’assessore, «in questi anni stiamo già portando avanti», superando l’idea di ospedali generalisti e andando verso un sistema di strutture specializzate. «Abbiamo applicato questa linea sull’urgenza — prosegue Zeni —, sul potenziamento di servizi vicini a casa». E sul tema delle nascite? «Abbiamo potenziato il percorso nascite e oggi la sicurezza è al top. Per quanto riguarda Cavalese, abbiamo mantenuto l’opzione nascite, ma a certe condizioni» risponde l’assessore, che ora attende l’esito della valutazione del comitato tecnico nazionale. «In questo senso — è il monito — strumentalizzare l’argomento sarebbe un errore, per gli stessi cittadini». Anche se, ammette, strumentalizzazioni ci saranno: «Me le aspetto. In questo momento in politica prevale il populismo: lo vediamo sui vaccini. Ma delegittimare il sistema della sanità, che sulla fiducia poggia parte della sua forza, è sbagliato». Un ultimo accenno Zeni lo concede ai timori sulla presenza del nome di Lorenzin nel simbolo di Civica Popolare: «Lorenzin ha svolto il suo mandato in modo serio. Non ha avuto paura di portare avanti delle proposte a rischio strumentalizzazioni».

A glissare su quest’ultimo argomento, nonostante le preoccupazioni siano maturate proprio all’interno del suo partito, è Gianpiero Passamani: «Il nome di Lorenzin — dice il capogruppo upt — può diventare un valore aggiunto. Se il comitato tecnico darà risposta positiva, potrà essere un elemento a favore».

Non esclude strumentalizzazioni, infine, il capogruppo pd Alessio Manica. «Del resto — osserva — la campagna elettorale si sta giocando su temi quali i vaccini, gli immigrati. Ho pochi dubbi sul fatto che sarà usato anche il punto nascite di Cavalese. Ma attenzione: sarebbe un errore non mantenere la nostra visione del mondo». Sui temi nazionali e su quelli locali. «Per quanto riguarda il punto nascite — ricorda Manica — l’assessore Zeni ha ribadito in Aula che l’impegno della giunta provinciale è quello di riaprirlo. L’Upt, quindi, fa bene a tenere sotto pressione l’amministrazione, ma Zeni ha dimostrato di sapersi muovere con serietà». Il compito della coalizione, in questo quadro, è chiaro: «Viviamo in un’epoca nella quale la gente sposta il giudizio sui temi in modo molto emotivo. Il nostro impegno deve essere quello di un supplemento di informazione per far capire come stanno le cose».