TRENTO Gli sviluppi politici dell’ultimo fine settimana hanno riacceso il dibattito sul centrosinistra autonomista. L’ingresso nel Patt di Walter Viola e l’endorsement fatto a Rossi dall’ex governatore, già coordinatore di Forza Italia, Mario Malossini, hanno fatto storcere il naso a molti, primi tra tutti Pd e Forza Italia, costringendo le Stelle Alpine a un chiarimento sulla strategia in corso, «orientata — assicurano — a un rafforzamento della coalizione».S. Pagliuca, "Corriere del Trentino", 5 dicembre 2017
Dopo le parole al vetriolo della presidente del Pd locale Donata Borgonovo Re (Corriere del Trentino di domenica), a lanciare una dura sferzata è il deputato Michele Nicoletti: «Prendiamo atto che la maggioranza si sta aprendo a forze di opposizione e ricordiamo che simili decisioni andrebbero discusse in coalizione — affonda — noi siamo soliti dialogare, ci saremmo aspettati lo stesso atteggiamento dagli altri». Ragionamento che parte con il caso Viola e si rafforza pensando alla vicinanza dimostrata da Malossini al governatore: «Mi chiedo se il Patt non stia radicalmente trasformando la sua natura, sradicando le sue tradizioni identitarie. Cosa che aprirebbe spazi nuovi rispetto ai quali dovremmo fare attenzione».
La risposta, in questo caso, arriva direttamente dal presidente Ugo Rossi che chiosa: «Apprezzo la stima riposta in me da Malossini che oggi non è un politico ma un semplice cittadino. Quanto a Viola, il suo ingresso nel Patt è un’occasione per incontrare un altro tipo di elettorato. E rafforzare la coalizione è un bene, specie in questo periodo. Del resto, lo stesso Pd a livello nazionale è stato protagonista di alleanze di governo con Alfano, Verdini e molti altri del centrodestra per il bene del Paese». E ricorda: «Dell’ingresso di Viola nel Patt, il Pd era informato. Il nostro segretario politico, Franco Panizza, si è confrontato con il segretario dei dem, Italo Gilmozzi. Nicoletti può chiedere a lui se ha bisogno di ulteriori delucidazioni». E a supporto delle sue dichiarazioni, arriva la nota dello stesso Panizza, che ribadisce: «il Patt lavora per rafforzare la coalizione di centrosinistra autonomista, anche aprendosi all’apporto delle esperienze cattoliche e democratiche che presentano caratteristiche culturali e politiche coerenti e complementari a quelle del partito autonomista. Solo con un’iniziativa inclusiva potremo fermare il vento dell’antipolitica».
Ma a punzecchiare il governatore, esprimendo un giudizio ancora più severo, è il coordinatore provinciale di Forza Italia, Giorgio Manuali: «L’endorsment di Malossini? Non me lo aspettavo. Inutile dire che mi ha sorpreso molto più questo della migrazione di Walter Viola nel Patt che era solo l’ultimo capitolo di un percorso avviato da tempo. Ma attenzione, questi comportamenti non fanno bene a Rossi». «L’appoggio così esplicito di Malossini, di cui bisognerà capire bene le motivazioni — ribadisce Manuali — può essere un vero e proprio boomerang per Rossi, sopratutto nella situazione attuale in cui mi sembra difficile una sua ricandidatura a presidente». Del resto, Forza Italia confida che il vento per le provinciali possa essere diverso, beneficiando della buona sorte attesa sul campo nazionale: «A marzo, sono convinto, incasseremo un ottimo risultato alle politiche e questo servirà da viatico per le provinciali. Stiamo facendo molte riflessioni con Fugatti, Cia, Kaswalder, Borga e Poletti sul programma e sui nomi, ma su una cosa siamo tutti d’accordo: questa volta, correremo uniti. E ci sarà la vera svolta».
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