Italo Gilmozzi vede il bicchiere mezzo pieno. Di fronte alle dichiarazioni dell’Obmann dell’Svp Philipp Achammer in vista dei prossimi passaggi elettorali e allo «stop» a possibili accordi con il Pd di Matteo Renzi, il segretario provinciale del Pd preferisce concentrarsi sull’apertura delle Stelle alpine a dialoghi a livello locale."Corriere del Trentino", 30 novembre 2017
«Per quanto riguarda il quadro nazionale — osserva Gilmozzi — vedremo come evolverà la situazione. C’è ancora tempo per un incontro tra Svp e Renzi». Meglio, intanto, guardare alle notizie positive. «Achammer — prosegue il segretario dem — parla di eventuali accordi territoriali con il Pd. In questo senso, l’intesa con il partito di Bolzano coinvolge anche Trento».
L’uscita dell’Obmann Svp non è piaciuta invece al sottosegretario Gianclaudio Bressa. «Forse Achammer dovrebbe tener presente quello che succede in Parlamento. Sarebbe poco elegante fare l’elenco di ciò che abbiamo fatto insieme in questa legislatura. Ma — avverte Bressa — certe cose accadono perché c’è un accordo politico. E non perché l’Svp è blockfrei e decide di volta in volta con chi schierarsi. Penso che sia nell’interesse dell’Alto Adige mantenere in essere questo accordo. Se fossi un elettore Svp mi preoccuperei di questo». Annunciando che l’Svp non firmerà un accordo nazionale con il Pd, Achammer ha dato un contentino a tutti quei settori che non vedono di buon occhio l’alleanza con Renzi. Per ragioni ideologiche (l’Svp non è mai stata un partito di sinistra) e anche utilitaristiche. Ovvero per il timore della «vendetta» di un governo di centrodestra.
Ma a parte le schermaglie di queste ore, è comunque altamente probabile che, alla fine, un accordo si finisca per siglarlo. Magari con una formula poco impegnativa per la Svp ma qualche documento ci sarà. Tantopiù che l’Svp potrebbe trovarsi a fare campagna elettorale proprio per Bressa che potrebbe essere candidato nel collegio senatoriale di Bolzano.
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