Record di iscrizioni oggi per la terza edizione della WIRun Trento che si è corsa questa mattina con partenza e arrivo da Piazza Dante. Circa un migliaio le iscrizioni (lo scorso anno erano quasi 500) di chi ha voluto ritrovarsi e percorrere insieme 5 chilometri per dire no alla violenza domestica e sulle donne. L’impegno per contribuire, con parte del ricavato, l’attività del Fondo “La violenza non è un destino”: che offre un aiuto concreto per sostenere le donne vittime di violenza che vogliono riprendere in mano la propria vita.Ufficio Stampa Provincia, 27 novembre 2017
L’evento in occasione delle iniziative per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre. Sui pettorali quest’anno parole di speranza al posto dei numeri di gara.
Mostrare la forza del gruppo, vivere in sicurezza la propria città e intendere lo sport come strumento per rafforzare la fiducia in se stessi: sono tante le ragioni che hanno spinto oggi circa un migliaio di persone a ritrovarsi in Piazza Dante per la terza edizione della gara podistica non competitiva WIRun (Women In Run) Trento. Una corsa (o passeggiata) di 5km organizzata in concomitanza con la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il giorno precedente per mostrare vicinanza alle vittime di violenza domestica e di genere. Una testimonianza di solidarietà ma anche un’occasione concreta per dare loro una mano: metà del ricavato dalle iscrizioni sarà infatti devoluto al fondo “La violenza non è un destino”. Una scelta che privilegia quest’anno il finanziamento a realtà che operano a livello locale. L’altra metà del ricavato verrà gestito direttamente da Women in Run Italia per finanziare i progetti di cui l’organizzazione si occupa a livello italiano.
Il fondo “La violenza non è un destino” supporta le vittime di violenza e i loro figli e figlie, finanziando i piccoli bisogni concreti necessari ad iniziare un percorso individuale di uscita dalla violenza. II fondo è gestito direttamente da Famiglia Materna e da Punto d’Approdo, strutture con una lunga esperienza di accoglienza di donne e minori in situazioni di disagio. Possono accedervi donne di tutto il territorio trentino segnalate dalle strutture e dalle associazioni che in provincia assistono le vittime di violenza.
Un evento per correre insieme - Una corsa al femminile? Non solo, in piazza oggi c’erano anche tanti uomini e ragazzi che hanno corso al fianco delle donne per difendere i loro diritti. Accanto a loro, in questa edizione, c’erano le associazioni che sul territorio trentino si occupano di sostenere e aiutare le donne vittime di violenza. In rappresentanza delle istituzioni trentine che hanno supportato questa edizione c’erano gli assessori provinciali Luca Zeni e Sara Ferrari, il vicesindaco Paolo Biasioli, la prorettice dell’Università di Trento, Barbara Poggio, la consigliera di parità Eleonora Stenico, la consigliera provinciale Lucia Maestri, la responsabile dell’Agenzia del Lavoro Antonella Chiusole, la direttrice dell’Ufficio provinciale innovazione e valutazione Laura Castegnaro.Per WIRun hanno corso quest’anno anche atlete che praticano sport diversi, più o meno popolari. Un gesto simbolico per manifestare come la diversità di interessi e passioni nella vita di una donna sia un elemento da valorizzare. Tra loro la campionessa europea di rally Gabriella Pedroni, la runner/trail Giulia Scardoni, la sciatrice della nazionale sci di fondo Lucia Scardoni, l’atleta di ironman Angela Fogarolli, l’arbitra di calcio Elisa Piras, la cestista Sisa Scarciello, l’ultramaratoneta Monica Carlin, la sciatrice di sci alpinismo Elena Nicolini, la pallavolista Erica Eliskases, e la rugbista Martina Bortolotti.Un dettaglio particolare: quest’anno al posto dei numeri di gara i pettorali dei partecipanti riporteranno parole di incitamento alla libertà e al coraggio: messaggi di vicinanza indirizzati alle vittime di violenza.Coinvolte nell’organizzazione 16 volontarie e volontari che nei giorni scorsi hanno tracciato e provato il percorso, postando fotografie e commenti che stanno facendo il giro della rete attraverso i social network. L'iniziativa si svolge in collaborazione con Provincia autonoma di Trento e con il patrocinio del Comune di Trento e dell'Università di Trento. Grande anche il supporto da parte degli sponsor che hanno aderito con convinzione per sostenere i costi dell'organizzazione di questa edizione della WIRun Trento. In prima fila i main sponsor che hanno contribuito con grande generosità all’evento: Conad, Euro&Promos e Sparkasse. Danno il loro supporto anche: Coldiretti del Trentino Alto Adige, Centro Vendite Galvagni, Erikson, Farmacie comunali, Menz&Gasser, MUSE, Risto3, Salone Idea Donna, panificio Sosi, Albergo Ristorante Valcanover. Media partner per WIRun Trento 2017 è il giornale Trentino.Durante la WIRun 2017 è data anche visibilità alle associazioni presenti sul territorio trentino che si occupano di supportare le persone vittime di violenza. Come è stato fatto nel 2016, è stato creato un punto di aggregazione informale nel quale i/le partecipanti alla manifestazione, gli enti e le istituzioni coinvolte hanno potuto incontrarsi e conoscersi. Anche quest’anno la Provincia autonoma di Trento ha scelto di aiutare WIRun Trento nel veicolare il messaggio e invitare personalmente chi lavora giorno per giorno nel dare supporto alle vittime di violenza.
Com’è nato women in run – womeninrun.itWomen in Run è un running network al femminile nato su Facebook nel 2014 da un’idea dell’atleta Jennifer Isella con l'obiettivo di creare gruppi di allenamento gratuiti in tutta Italia per consentire alle donne di correre all'aperto in totale sicurezza e libertà. Nel 2016 Women In Run è diventata un’Associazione Sportiva Dilettantistica a tutti gli effetti. “Il branco siamo noi”, gridano le WIR (acronimo di Women In Run) e i WIRangels (gli uomini che le sostengono), ormai virali sul web. Una frase forte, ma che esprime la necessità di unirsi e fare gruppo per dire basta alla violenza sulle donne. Al fianco di Jennifer Isella, coordinano il progetto Manuela Barbieri e Massimo Pileri.
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