TRENTO Che si sarebbe potuto svolgere a giugno, da tradizione il mese dei Gay Pride, era nell’aria (Corriere del Trentino del 4 novembre). Ora è ufficiale: il Dolomiti Pride si terrà a Trento sabato 9 giugno 2018. Lo ha stabilito ieri la giunta comunale che ora, fa sapere, incontrerà gli organizzatori per stabilire «responsabilmente e consapevolmente» le modalità di svolgimento dell’evento.E. Ferro, "Corriere del Trentino", 21 novembre 2017
Paolo Zanella, presidente di Arcigay del Trentino, spera di «costruire la manifestazione assieme alle istituzioni, perché il portato valoriale è importante». In Comune, a ogni modo, ne paiono consapevoli: «Il Pride riassume una richiesta di riconoscimento di diritti — chiosa l’assessore alle pari opportunità Andrea Robol — in una città che nel proprio statuto all’articolo 2 ha inserito il riconoscimento e la valorizzazione delle differenze».
Il Pride, dunque, ha ora una data certa. Anche perché, ricorda Robol, era «una delle poche libere in città». A partire da aprile, infatti, solo per citare alcuni appuntamenti, ci sarà il Trento film festival (dal 26 all’ 8 maggio), pochi giorni dopo prenderà il via l’adunata degli alpini (dall’ 11 al 13), due settimane più tardi toccherà al Festival dell’economia (dal 31 al 3 giugno), infine il Pride.
La macchina organizzativa, seppur in «fase embrionale» come dice Zanella, è già in moto: «Abbiamo creato gruppi di lavoro per mettere nero su bianco un documento politico, reperire i finanziamenti, pensare agli eventi pre-Pride e poi alla grande parata con il concerto finale» spiega il presidente di Arcigay del Trentino. L’associazione è anche alla ricerca di una «madrina local». A breve gli organizzatori incontreranno il Comune e la Questura per definire più nel dettaglio i contorni della manifestazione. «Spero che il Pride di Trento si riesca a costruire assieme alle istituzioni — auspica Zanella — perché è una parata gioiosa e festosa, con un portato valoriale davvero importante». L’intento primario è «riportare il Pride al tema della visibilità e della libertà di poter essere se stessi per come si è — chiosa Zanella — soprattutto in Trentino dove, come in molte altre piccole realtà di provincia, tantissime persone ancora faticano a dichiararsi. L’ultimo periodo è stato molto importante in termini di istanze normative (la legge 76 del 2016 sulle unioni civili è entrata in vigore il 5 giugno 2016, ndr ), ma altrettanto importante è riconoscere la possibilità, per ognuno, di autodeterminarsi: è da lì che si parte per chiedere nuovi diritti».
«Avremo modo presto di occuparci delle questioni tecniche e operative insieme ai promotori — fa sapere infine Andrea Robol — il Pride riassume una richiesta di riconoscimento di diritti e il Comune di Trento è da statuto contro ogni forma di discriminazione e riconosce e valorizza le differenze. Questa manifestazione, per il suo significato, è l’occasione per ribadire che Trento non fa discriminazioni, è una città che accoglie e include le diversità».
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