«Bisogna fare di tutto per provare a vedere se ci torna la voglia di lavorare insieme». Italo Gilmozzi lo chiarisce subito: «Io — dice il segretario provinciale del Partito democratico — la penso come Fassino».
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 21 novembre 2017
Nel pieno delle fibrillazioni politiche nazionali sulle alleanze — con la chiusura netta di Mdp e Sinistra italiana a ogni ipotesi di accordo per formare una coalizione con i dem — l’assessore comunale ai lavori pubblici mostra lo stesso ottimismo che, in queste ore, caratterizza le dichiarazioni dell’ex segretario nazionale («L’assemblea di Mdp — ha detto Fassino — ha semplicemente deciso di dare vita a un processo di fusione con Si e Possibile per far nascere una nuova forza di sinistra. Ma questa decisione non contraddice l’ipotesi e la speranza di una larga alleanza di centrosinistra»). O meglio: la linea del «provarci fino alla fine» è condivisa anche dal segretario trentino.
«Il popolo di centrosinistra — prosegue Gilmozzi — ci chiede di stare assieme». Per questo, è l’analisi del segretario dem, non ci si deve dare per vinti. Ma si deve continuare a puntare all’obiettivo. «Bisogna lavorare fino all’ultimo» ripete l’assessore comunale. Che però ammette le difficoltà: «Non serve solo mettersi assieme. Serve anche la voglia di lavorare assieme e di costruire un progetto comune». Non una cosa da poco, in realtà, in questo momento. Visto che, dalle ultime dichiarazioni nazionali, le intenzioni (almeno a sinistra) non sembrano andare proprio in questa direzione.
«A livello nazionale — ricorda Gilmozzi — Renzi ha dato la propria disponibilità a dialogare, affidando il ruolo di pontiere a Fassino. Pisapia ha colto questo invito e personalmente apprezzo molto questa sua disponibilità per provare a lavorare insieme. Se invece in altre direzioni le idee sono diverse, se ne prenderà atto».
E a livello locale? Il segretario provinciale non cambia la prospettiva. E conferma la linea del dialogo. «Per quanto ci riguarda — assicura Gilmozzi — c’è piena disponibilità alla collaborazione con Campo progressista, ma anche con Mdp, con i Verdi e con i soggetti centristi». Tenendo conto delle realtà già esistenti. Come quella del capoluogo, dove Insieme Trento (gruppo guidato da Vanni Scalfi e composto da quattro consiglieri usciti dal Pd) rimane — almeno sulla carta — vicino alla coalizione guidata dal sindaco Alessandro Andreatta. «Mi auguro che il lavoro con loro rimanga positivo» conclude Gilmozzi.