Giovani, memoria, legalità e formazione degli operatori sono al centro dell'efficace collaborazione tra le province di Trento e Bolzano. Oggi - su proposta dell'assessora Sara Ferrari - è stata approvata la convenzione che rinnova la partnership già in essere anche per il biennio 2018-2019.
Ufficio Stampa Provincia, 16 novembre 2017
"In un tempo in cui riemergono preoccupanti confini è responsabilità di tutti tenere viva la memoria di eventi, anche recenti, che hanno segnato drammaticamente il nostro continente - afferma l'Assessora -. Investire in questo campo richiede continuità e professionalità e agire collaborando proficuamente tra province è un valore aggiunto che offre spessore all'impegno che ci assumiamo e, al contempo, ulteriore occasione di confronto e crescita di competenze per i ragazzi che vivono i nostri territori."
Nel dicembre 2014 le province autonome di Trento e di Bolzano hanno sottoscritto una convenzione di durata triennale per la realizzazione di progetti congiunti di promozione culturale specificamente rivolti ai giovani in materia di memoria, cittadinanza attiva, responsabilità sociale e “mobilità per l’apprendimento”, espressione mutuata dal titolo di un libro verde del 2009 della Commissione europea che si inseriva in una serie più ampia di documenti dell'Unione che, dalla fine degli anni '90, incalzano e richiamano le istituzioni a un impegno nella formazione dei giovani in questi ambiti.
Nell'agosto 2014 gli assessori alla cultura di Tirolo, Alto Adige e Trentino hanno firmato l’"Accordo Cultura Euregio" per promuovere lo scambio e il dialogo culturale tra i cittadini - soprattutto giovani - dell’euroregione in virtù di una specificità storica e di future sfide comuni ai tre territori e con l’obiettivo di rafforzare la coesione economica e sociale dell’area.
È in questo quadro che si è inserita la formalizzazione della collaborazione tra le province di Trento e Bolzano attraverso una convenzione che questa mattina è stata rinnovata dalla Giunta, su proposta dell'assessora Sara Ferrari, poiché la partnership a livello regionale è ritenuta strategica per una lettura costante del contesto giovanile e una conseguente progettualità coerente che possa arricchirsi e migliorare l’offerta e la ricaduta sui rispettivi territori.
I risultati fin qui ottenuti, grazie alla sottoscrizione della precedente convenzione, sono stati incoraggianti tanto da continuare la collaborazione che con la delibera di oggi individua e conferma come ambiti che si intende sviluppare congiuntamente:
- Memoria: in particolare consonanza con quanto stabilito dalla legge 20 luglio 2000, n. 211 che ha istituito nel nostro paese il “giorno della memoria”, si intende proseguire e rafforzare il progetto “Promemoria_Auschwitz.Eu” che da diversi anni si realizza nelle due province e prevede l’organizzazione di percorsi informativi e formativi che coinvolgono i giovani e che culminano con una visita guidata al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, inteso come luogo-simbolo del mancato riconoscimento del valore della persona. Ad esso si aggiunge l'iniziativa "Ultima fermata a Srebrenica", di conoscenza diretta del più recente conflitto nei Balcani, con visite a Mostar, Sarajevo, Srebrenica, e il progetto "On the road", sulle strade delle odierne migrazioni.
- Resistenza: azione che si concretizza in particolare nell'iniziativa "Piattaforma delle resistenze contemporanee", progetto di cittadinanza attiva, attraverso il quale si è riusciti a coinvolgere numerosi soggetti del territorio regionale (associazioni, fondazioni, gruppi informali) per riflettere su ciò che oggi merita e richiede Resistenza. I nuovi temi su cui lavorare riguardano i confini, l’identità e il passaggio da un’idea di periferia a un nuovo concetto di territorio;
- Legalità: in particolare, si mira a rafforzare e proseguire le esperienze dei "Campi della legalità" che accompagnano i nostri ragazzi a conoscere le realtà che si attivano per favorire un tessuto che stigmatizzi gli aspetti devianti e dia respiro a chi combatte la criminalità;
- Formazione: la piena riuscita degli interventi che mirano all'informazione e alla formazione dei giovani passa inevitabilmente per la qualificazione degli operatori: è a partire da questa consapevolezza che si continuerà a investire nelle competenze di chi svolgerà ruoli educativi e di accompagnamento.
Il rinnovo della convenzione di oggi ribadisce dunque l'importanza di un simile investimento, che pone al centro la necessità d’avvicinare le nuove generazioni a temi come la partecipazione attiva e il volontariato, l’educazione alla pace e alla convivenza, il dialogo interetnico e interreligioso, lo sviluppo delle pari opportunità. Il tutto anche attraverso scambi socio-culturali a carattere interregionale, nazionale e internazionale.