Si intitola "Dopo di noi" ed è il disegno di legge che la Giunta provinciale, nella scorsa seduta, ha approvato dando seguito a un impegno dell'assessore alla salute e politiche sociali Luca Zeni in quarta Commissione. "Questa norma è rivolta a garantire la massima autonomia e indipendenza delle persone con disabilità grave, per favorire il loro benessere e la piena inclusione sociale, anche quando vengono a mancare i parenti che li hanno seguiti fino a quel momento".
Ufficio Stampa Provincia, 3 novembre 2017
"Il disegno di legge è stato approvato - prosegue l'assessore Zeni - coerentemente con la sensibilità già espressa dal Consiglio provinciale e da alcuni consiglieri in particolare, per questo vorremmo aprire un confronto, per arrivare a un testo di legge che sia ampiamente condiviso".
Il disegno di legge approvato oggi dall'esecutivo, introduce specifiche disposizioni in favore delle persone con disabilità grave, distintamente per le situazioni nelle quali esse possano ancora contare sul sostegno dei familiari (“Durante noi”) e per le situazione nelle quali questo sostegno sia venuto, per qualsivoglia motivo, meno (“Dopo di noi”).
Durante noi
Per le persone con grave disabilità prese in carico da caregivers familiari, si prevede la possibilità di attivare percorsi di autonomia, vita indipendente o interdipendente, utili sia per la loro qualità della vita e dignità, sia per ridurre l’inevitabilità della successiva istituzionalizzazione.
Dopo di noi
Per i disabili gravi che sono vissuti in famiglia e che hanno perduto il sostegno familiare, si prevedono, anche qui, progetti personalizzati di vita incentrati sull’autonomia personale ovvero, nel caso in cui ciò non fosse possibile, per le caratteristiche della persona interessata, interventi di istituzionalizzazione idonei ed appropriati rispetto agli specifici bisogni e disabilità della persona medesima.
Si vuole, in altre parole, creare le condizioni affinché la persona disabile rimasta priva dei familiari non sia inevitabilmente costretta ad essere ricoverata nei Centri residenziali per disabili (CRD) oppure nelle Residenze sanitarie assistenziali (RSA): luoghi di vita e di cura non sempre adatti a persone vissute per tutta la loro vita, appunto, in contesti familiari e non – istituzionali.
Naturalmente, tutte le iniziative saranno attivate nel rispetto della volontà della persona disabile e dei principi della libertà di scelta, auto rappresentanza e auto determinazione della persona medesima.
Per raggiungere queste finalità sono previsti: