Politiche giovanili. Nuova legge al passo coi tempi

A dieci anni dall'approvazione della legge sulle politiche giovanili (LP n. 5 del 14 febbraio 2007), si è reso necessario fare un bilancio dell'esperienza per aggiornare i riferimenti normativi e renderli più coerenti con le esigenze attuali. Su proposta dell'assessora Sara Ferrari, la Giunta ha approvato oggi il disegno di legge provinciale che va a recepire alcune modifiche condivise con i territori.
Ufficio Stampa Provincia, 27 ottobre 2017

 

 

«La legge giovani è stata un passaggio fondamentale per dare un'organizzazione strutturata alle politiche giovanili provinciali e promuovere cittadinanza attiva nei territori– afferma l'assessora Ferrari. Ma le condizioni di vita dei giovani sono cambiate e le politiche devono fare altrettanto se vogliono continuare a essere efficaci. Dopo un decennio di investimenti e sperimentazioni importanti, è stato necessario fermarsi e rinnovare alcuni dispositivi». Così, diventano parte integrante del provvedimento il nuovo Servizio civile universale provinciale, un'esplicita attenzione a bullismo e cyberbullismo, l'attivazione di lavori estivi per facilitare il futuro ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, la razionalizzazione degli organi di rappresentanza giovanile e dei punti informativi con la creazione di uno sportello unico.
La legge che disciplina le politiche giovanili della Provincia è stata approvata il 14 febbraio 2007: dieci anni di investimenti e sperimentazioni in molti casi vincenti ma che hanno richiesto un bilancio e il conseguente aggiornamento di alcuni elementi. Le modifiche previste sono contenute nel disegno di legge, approvato oggi in Giunta su proposta dell'Assessora Sara Ferrari, che non va a stravolgere un sistema nel complesso funzionante ma a integrarne e rivederne alcuni aspetti. 
In primo luogo, è stata recepita e inserita una specifica attenzione a bullismo e cyberbullismo già oggetto di investimenti ad hoc a partire dalla Cabina di regia su media education, attivata lo scorso anno, e il bando destinato alle scuole per proposte formative con studenti, genitori e docenti inerenti l'uso consapevole della rete. 
Si è poi deciso di razionalizzare il sistema informativo dando vita a uno Sportello unico come luogo di informazione e orientamento che possa offrire ai giovani il panorama completo delle opportunità che la Provincia nel suo complesso mette loro a disposizione. 
Il disegno di legge recepisce e ribadisce poi l'investimento a supporto della transizione all'età adulta che rischia di divenire una fase biografica caratterizzata da vulnerabilità e difficoltà a progettare il futuro. Entra in questa cornice l'inserimento in legge del nuovo Servizio civile universale provinciale (SCUP) che ha cambiato profilo e ha rivisto aspetti organizzativi che coinvolgono enti e organizzazioni: pur non rinunciando al richiamo allo spirito di servizio all'interno della comunità, SCUP sta assumendo sempre più un ruolo di accompagnamento all'ingresso nel mercato del lavoro proponendo esperienze che sono al contempo formative e professionalizzanti. In questa ottica si inserisce anche la promozione del lavoro estivo durante la sospensione delle attività scolastiche. 
Cambia anche il quadro della rappresentanza giovanile con la modifica del Consiglio provinciale dei giovani che mira a razionalizzare gli organi attivi che rischiavano di perdere efficacia a causa di sovrapposizioni e ruoli non sempre chiari. A seguito di incontri con i referenti del Dipartimento conoscenza (struttura che attualmente supporta il Consiglio provinciale dei giovani) e con i giovani interessati, si è convenuto di dare vita a un unico organo che riprende e amplia funzioni e obiettivi e che si apre non solo a giovani provenienti dalla Consulta degli studenti (come previsto finora) ma anche a ragazze e ragazzi dei Piani giovani e delle associazioni giovanili, in modo da offrire un confronto più inclusivo. 
Infine, in una logica di rendicontazione, si prevede la redazione di un rapporto biennale sullo stato di attuazione del sistema integrato delle politiche giovanili che contiene un'analisi del contesto delle condizioni di vita dei giovani trentini.