Ora che il progetto "green" è stato riposto in un cassetto e gli impianti di risalita si preparano a riaprire, sul futuro del passo Rolle si è infiammato il dibattito politico, con una serie di prese di posizione interne alla maggioranza. Dopo l'intervista rilasciata al Trentino dall'assessore Michele Dallapiccola è stato il capogruppo del Pd, Alessio Manica, a intervenire ieri pomeriggio con un comunicato stampa: «Si è persa un'occasione per fare del Trentino, ancora una volta, laboratorio di futuro».
"Trentino", 25 ottobre 2017
E ancora: «La proposta di Lorenzo Delladio (de La Sportiva) meritava maggiore attenzione e un più convinto sostegno». Manica ha sottolineato come in Trentino ci siano aree vocate allo sci che vanno consolidate e sostenute (ha citato il caso di Folgarida Marilleva) e altre per cui si porrà sempre con maggiore urgenza la necessità di immaginare modelli diversi: «L'auspicio è che la proposta possa rimanere sul tavolo e che si possano immaginare, assieme, gli spazi per una sua implementazione».
Tempo un paio d'ore ed è arrivata la presa di posizione del gruppo dell'Upt che - dopo una lunga analisi della situazione del turismo invernale in Trentino e nel Primiero - conclude così: «Riteniamo semplicistica e frettolosa la decisione di accantonare subito una proposta tanto innovativa e concreta. È difficile trovare oggi imprenditori che ci mettano faccia e fondi e ci rattrista vedere come la situazione sia stata derubricata ad un'asta per l'acquisto di un impianto o a una concorrenza tra valli (che non deve esistere dato il comune destino) quando invece è molto di più». E quindi un appello alla politica: «Riteniamo che la politica possa, anzi debba, prendere in mano questo conflitto e torni a svolgere il ruolo di regia che le compete. Non è assolutamente tardi, riapriamo questa partita e prepariamoci ad accogliere le sfide future».
In serata non è tardata la replica del governatore Ugo Rossi: «La provincia di Trento non ha mai detto nessun "no" all'idea bella e suggestiva (progetto o proposta potrà diventarlo) di Lorenzo Delladio. Semmai è lui che, appreso l'esito della decisione della Sitr di vendere le funivie agli impiantisti del Primiero ha detto un "no", perché forse ritiene che questo fatto sia inconciliabile con la sua idea. Sempre invece è possibile approfondire verificare studiare e magari anche modificare. Anche perché e questo forse non è chiaro all'opinione pubblica l'idea di Delladio di acquistare per smantellare era riferita a un solo versante (al passo gli impianti sono su due versanti con due società diverse). Quindi confermo anche quanto ha sempre detto l'assessore che la provincia è sempre disponibile a mediare approfondire parlare analizzare. La Provincia si è impegnata a fare una pianificazione mediata e condivisa i cui contenuti sono nel protocollo che sono stati puntualmente attuati. La Provincia darà seguito ai propri impegni - conclude Rossi - perché questo ha già consentito a San Martino di Castrozza di recuperare mercato e valore: +34%».