Gianpiero Passamani non ci gira troppo attorno: «Sono d’accordo nel merito e nel metodo con la linea indicata dal vicepresidente della Provincia». Tradotto: la scaletta dettata da Alessandro Olivi («Ora la priorità è la Finanziaria. Poi la verifica sul candidato presidente» ha detto l’assessore del Partito democratico al Corriere del Trentino ) piace al capogruppo provinciale dell’Upt.M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 21 ottobre 2017
«So che i segretari dei tre partiti si ritroveranno a breve» sottolinea l’esponente dell’Unione. Che invita a non alimentare confronti (e scontri) «fuori dalle sedi opportune». «Basta — chiarisce Passamani — con i dibattiti sulla stampa. Questo modo di operare non mi piace e non mi appartiene». Meglio, quindi, lasciare la palla ai segretari politici, «che ragioneranno sul tavolo corretto, quello della coalizione». Anche se ogni passaggio, ribadisce il capogruppo upitino, dovrà avvenire da gennaio in poi. «È opportuno — sottolinea — affrontare le questioni della scelta del candidato presidente e dei prossimi appuntamenti elettorali dopo l’approvazione della Finanziaria. Bisogna evitare di perdere la concentrazione e focalizzarsi invece sulla manovra, che rappresenta un documento strategico per la provincia».
Preferisce rimodulare le scadenze anche l’assessore provinciale alla sanità Luca Zeni. «Il dibattito sul candidato presidente, in questa fase — osserva l’esponente dem — è decisamente improprio». Anche se, ammette lo stesso Zeni, quasi nelle cose. «È fisiologico — dice infatti l’assessore — che prima di un appuntamento elettorale si registrino delle fibrillazioni». Che in questi giorni, puntualmente, stanno sferzando la coalizione di centrosinistra autonomista. «La nostra responsabilità, in questa fase — avverte quindi Zeni — è quella di mantenere la capacità di coesione e di concentrarci sulla capacità di proposta». Rimanendo consapevoli di una «squadra forte» ma «uscendo dal dibattito tattico sui nomi». Basta dunque alle discussioni sul candidato presidente (che già tante scintille ha provocato): in questo momento, meglio dedicarsi ai contenuti. «Questa — ricorda l’assessore — è stata la prima legislatura che ha dovuto fare i conti con un bilancio in calo. E non è stato facile affrontarla. Ecco, in questo senso dobbiamo rivendicare le cose buone che sono state portate a termine». Rilanciando, allo stesso tempo, l’azione politica. «Si dovrà aprire una forte fase programmatica» è la direzione indicata dall’assessore alla sanità. «Abbiamo — prosegue — dei dati positivi». Con un obiettivo in più: «Dobbiamo contrastare l’inquietudine diffusa attraverso una visione e un programma». Una prospettiva che, è l’appunto dell’assessore, «l’opposizione non riesce ad avere perché ha un atteggiamento più distruttivo».
Bene, in questo quadro, anche l’accordo siglato in questi giorni tra Upt e Pd. «Pd e Upt — analizza Zeni — hanno una matrice comune, hanno forti affinità. È legittimo che in una coalizione ci siano delle forze politiche che cercano di rendere più incisiva la propria azione politica». E l’invito di Lorenzo Dellai a una rigenerazione dell’offerta politica? «Non può che essere così — conclude l’assessore —. La politica deve essere capace di interpretare il cambiamento. Stare fermi significa stare indietro».
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