Non si è perso tempo. Lo dice chiaramente Alessandro Andreatta, riferendosi alle parole del commissario del governo Ezio Facchin che martedì, intervenendo all’incontro sul tunnel del Brennero organizzato da Confindustria, aveva accusato i trentini di non aver fatto abbastanza per avviare i lavori."Corriere del Trentino", 21 settembre 2017
«Nell’ultimo anno è cambiato molto il piano, si è evoluto e abbiamo capito che il passaggio nella nostra città avrebbe riguardato in totale circa 12 km di tracciato. Ora quindi dovremo capirne l’impatto sul territorio, che non è solo quello di Trento, ma di tutta la Provincia». Andreatta al termine dell’incontro con Facchin ha chiesto alle Ferrovie, proprio per cercare di ridurre i tempi, un tavolo di discussione su questi temi, dove siederà anche la Provincia.
«Abbiamo avuto una risposta positiva. Non ci sono ancora tempistiche definite, ma da parte nostra è stato messo tutto l’impegno possibile per venire incontro al progetto». All’incontro si parlerà ancora del boulevard disegnato dall’architetto Busquets agli inizi degli anni Duemila, dove era previsto l’interramento della ferrovia per il trasporto passeggeri e una parte in superficie da utilizzare per piste ciclabili e passeggio. Il transito delle merci rimarrebbe invece all’esterno della città nella galleria. Il punto, spiega Andreatta, è non dare troppi disagi ai cittadini e rendere più vivibile Trento. «Lo studio di Busquets è ancora attuale: scavando sotto la stazione lì si potrebbe far passare la ferrovia per il Brennero e anche il collegamento Nordus di cui tanto abbiamo discusso, il famoso punto di ricongiungimento tra le varie zone della città».
I vantaggi sarebbero duplici, continua il primo cittadino: la stazione rimarrebbe al centro del capoluogo, «come succede già a Roma e Milano. Abbiamo visto che negli ultimi anni a Bologna e Firenze si sono fatti lavori sotto terra con ottimi risultati. La nostra è una bella stazione, ci dovremo lavorare per ampliarla e cambiarla ma il progetto si può fare». Cosi si potrebbe riutilizzare lo spazio in superficie per muoversi più agilmente in città, ricucendo idealmente tutti i quartieri. «Sarà una riqualificazione straordinaria di Trento — riflette Andreatta — Si tratta di valutare però con attenzione insieme a Rfi la compatibilità tra il potenziamento delle ferrovie e l’interramento con conseguente riutilizzo degli spazi».
Si parlerà poi della tempistica dei lavori e soprattutto degli aspetti economici e della mobilità: «Allo stato attuale il progetto del boulevard costerebbe meno di quanto previsto qualche anno fa, un elemento da non sottovalutare. Ma dobbiamo fare tutte le analisi del caso. Certo è che noi come amministrazione ci impegneremo per non dover arrivare tra qualche anno a guardarci indietro pensando “non ne avevamo discusso abbastanza”».
Nei prossimi giorni Adreatta porterà il tunnel del Brennero alla prima riunione di maggioranza prevista per questo sabato 23, «ma solo in un’ottica generale, perché dovremo parlare del Prg. La mia intenzione è organizzare un incontro ad hoc tra qualche settimana».
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