La cifra non è proprio marginale. In passato, a onor del vero, Palazzo Thun ha visto di peggio, ma comunque qualche sforzo, ancora, servirà. Ieri pomeriggio, al termine di un’intera giornata di lavoro, la giunta del capoluogo ha definito l’importo che ancora dovrà essere recuperato per riuscire a «chiudere» la manovra finanziaria del 2018. «Dobbiamo trovare ancora un milione e mezzo di euro» spiega il sindaco Alessandro Andreatta. Che subito ammette: «In anni come questi, non sono noccioline».M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 19 settembre 2017
Un lavoro di cesello, quello che dal rientro dalle ferie sta impegnando non solo i vertici di Palazzo Geremia, ma anche — e soprattutto — i dirigenti e i funzionari del Comune. Che, non a caso, ieri mattina si sono seduti al tavolo insieme agli assessori per cercare di fare il punto sugli obiettivi posti dal primo cittadino a fine agosto. Ridurre la spesa: questo il mantra che anche quest’anno è stato dato alla struttura comunale. Con un intento chiaro: riuscire a non ricorrere neanche nel 2018 alla leva tributaria, lasciando inalterate allo stesso tempo anche le tariffe (a eccezione di qualche piccolo ritocco ad alcuni importi).
«Con grande responsabilità da parte di tutti i servizi — dice Andreatta — siamo riusciti a fare un ulteriore passo in avanti nella riduzione della spesa». Limando le voci non necessarie, rinviando interventi «che possono aspettare». Esempi concreti Andreatta preferisce non farne: «Sembrerebbe di toccare solo quel settore». Ma assicura: «Abbiamo evitato la logica dei tagli lineari».
Ora, dunque, si tratterà di trovare il milione e mezzo che ancora manca all’appello. In questi giorni gli uffici continueranno nel lavoro avviato a fine agosto, mentre sabato la questione sarà affrontata nella riunione di maggioranza — la prima dopo le ferie — che il sindaco ha convocato alle pendici del Bondone (l’appuntamento, sabato mattina, è infatti a malga Brigolina). «Si tratta di un argomento di cui dovremo parlare insieme» spiega il primo cittadino, che spera di riuscire, per la prossima settimana, a ridurre il disavanzo almeno a un milione, in vista di un nuovo confronto con la giunta e con la commissione bilancio guidata da Silvio Carlin (Pd).
Ma non sarà solo la manovra finanziaria del prossimo anno a impegnare, nel fine settimana, la coalizione di centrosinistra autonomista. Nel primo summit a sei (attorno al tavolo siederanno Pd, Patt, Cantiere civico democratico, Insieme Trento e i Verdi, oltre a Salvatore Panetta e Paolo Castelli del gruppo misto), ad animare il dibattito sarà anche la situazione politica del capoluogo. E proprio da qui, secondo la scaletta abbozzata dal sindaco, dovrebbe partire la discussione. «Vorrei che questo momento di confronto — dice — non si riduca a un’oretta frettolosa, ma dia la possibilità alle varie forze politiche di analizzare il quadro, con un occhio al bilancio di metà consiliatura». Che, calendario alla mano, scatterà a novembre.
Nel pomeriggio, poi, lasciato alle spalle il nodo bilancio, la maggioranza dovrà necessariamente affrontare la questione — forse ancora più spinosa — della revisione del Piano regolatore generale, che già in questi primi passaggi ha scatenato qualche scintilla all’interno della coalizione. Da analizzare, in particolare, ci sarà la previsione (recuperata) del boulevard cittadino.
Se ci sarà ancora tempo, quindi, Andreatta metterà sul piatto alcune proposte elaborate in queste settimane sul tema della sicurezza. Avviando il confronto anche sul decentramento.
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