I migranti accolti nel Comune di Trento sono 627, un terzo dei quali arrivati nella nostra provincia negli ultimi mesi. Di questi l'89% sono di sesso maschile e provengono il 20% dalla Nigeria, il 13% dal Pakistan, il 10% dalla Guinea, il 9% dalla Costa d'Avorio, il il 9% dal Ghana, l'8% dal Gambia, l'8% dal Mali, il 7% dal Senegal, il 4% dal Bangladesh e il 3% dall'Afghanistan."Il Dolomiti", 13 settembre 2017
TRENTO. I migranti accolti nel Comune di Trento sono 627, un terzo dei quali arrivati nella nostra provincia negli ultimi mesi. Di questi l'89% sono di sesso maschile e provengono il 20% dalla Nigeria, il 13% dal Pakistan, il 10% dalla Guinea, il 9% dalla Costa d'Avorio, il il 9% dal Ghana, l'8% dal Gambia, l'8% dal Mali, il 7% dal Senegal, il 4% dal Bangladesh e il 3% dall'Afghanistan.
Questi i primi dati forniti dall'assessore alla salute e alle politiche sociali Luca Zeni nella risposta a un'interrogazione presentata dal consigliere provinciale Filippo Degasperi (Movimento 5 stelle) in merito al numero e alle caratteristiche dei migranti ospitati oggi nel territorio del Comune di Trento.
Zeni aggiunge che 157 migranti sono ospitati in 41 appartamenti, con una media di 4 persone per appartamento. Altri 251 vivono in una grande struttura, 133 in medie strutture, 78 in quattro piccole strutture e otto in strutture protette.
Tra i migranti giunti in Trentino, 518 sono richiedenti protezione internazionale e attendono la convocazione della Commissione che valuta le domande, 26 sono in attesa dell'esito dell'istruttoria della stessa Commissione, 49 sono in fase di ricorso giurisdizionale mentre 34 hanno ottenuto una protezione internazionale o umanitaria.
Sempre rispondendo alle domande di Degasperi, l'assessore spiega che tutte le spese per l'accoglienza sono rendicontate allo Stato fino a 33 euro più eventuale Iva al giorno per persona, per cui l'accoglienza è gestita con risorse extra bilancio provinciale.
Zeni informa anche che, in seguito alle iniziative del governo e agli accordi con la Libia, nei mesi di luglio e agosto gli arrivi sono diminuiti sensibilmente in tutta Italia e quindi anche nella nostra provincia, dove nel luglio 2017 sono stati 182 (contro i 256 del luglio 2016) e 24 in agosto (contro i 77 dell'agosto 2016).
"La situazione è totalmente fuori controllo - scriveva Degasperi a Zeni - è sfuggita alla gestione delle autorità competenti. Può sembrare eccessiva la richiesta di una moratoria che blocchi nuovi arrivi di migranti essendo l’attuale situazione ormai incontrollabile. Inoltre nasce il fondato dubbio che la parola integrazione non significhi assolutamente nulla, se non il vuoto di chi in modo irresponsabile vuole nascondere la gravità della realtà quotidiana".
Le domande del consigliere sono puntuali, ma altrettanto le precise sono le risposte dell'assessore. Che noi riportiamo:
Quanti sono ad oggi i migranti extracomunitari accolti nel territorio del Comune di Trento?
I migranti accolti nel territorio del Comune di Trento sono 627 un terzo dei quali arrivati negli ultimi mesi in Trentino.
A quale sesso e nazionalità appartengono?
L'89% sono di sesso maschile e le prime 10 nazionalità sono dei seguenti Paesi: Nigeria (20%), Pakistan (13%), Guinea (10%), Costa d'Avorio (9%), Ghana (9%), Gambia (8%), Mali (8%), Senegal (7%), Bangladesh (4%), Afghanistan (3%).
In quali strutture sono ospitati, specificando il numero di essi per ogni struttura?
157 persone sono ospitate in 41 appartamenti con una media di 4 persone per appartamento; 251 persone in una grande struttura; 133 persone in due medie strutture; 78 persone in 4 piccole strutture; 8 persone in strutture protette.
Quanti di essi hanno richiesto asilo politico e a quanti è stato riconosciuto?
518 persone sono richiedenti protezione internazionale in attesa di convocazione della Commissione che valuta le domande; 26 persone sono in attesa dell'esito della Commissione; 49 persone sono in fase di ricorso giurisdizionale; 34 persone hanno ottenuto una protezione internazionale o umanitaria.
Qual è il costo giornaliero a carico della comunità trentina per il mantenimento di ogni migrante extracomunitario?
Tutte le spese per l'accoglienza sono rendicontate allo Stato fino a 33,00 euro più eventuale IVA al giorno a persona, quindi l’accoglienza è gestita con risorse extra bilancio provinciale.
Quanti sono i migranti extracomunitari inseriti in progetti di integrazione?
L’accoglienza straordinaria è in sé un progetto di integrazione per i cui contenuti, a titolo esemplificativo, si segnalano i seguenti compiti affidati ai soggetti attuatori:
- orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo e sociale nonché all’accesso ai servizi del territorio;
- organizzazione di attività info-formative anche per il tempo libero da svolgere nel corso della giornata (a titolo esemplificativo: prevenzione devianza, relazione di genere, doveri…);
- organizzazione di attività di volontariato e di relazione con le comunità locali.
La Giunta provinciale non ritiene di richiedere al Ministero degli Interni una moratoria di almeno tre mesi per impedire l’arrivo di nuovi migranti extracomunitari, essendo a tutti evidente che la situazione di quotidiane violenze è ormai fuori controllo?
Come detto più volte non è la Provincia che gestisce i flussi migratori, ma è lo Stato. Anche se la Provincia dovesse rinunciare al suo ruolo di gestione dell’accoglienza verrebbe in ciò sostituita dal Ministero dell’Interno che vi provvederebbe comunque anche sul nostro territorio.
A tal proposito si ricorda che alcune Regioni che hanno protestato per la presenza dei migranti, vedono comunque rispettata la loro quota: Lombardia 13%, Veneto 7% come risulta dal sito del Ministero dell’Interno.
Si informa inoltre che, in seguito alle iniziative del Governo ed agli accordi con la Libia, nei mesi di luglio e agosto gli arrivi sono diminuiti sensibilmente in tutta Italia ed anche di conseguenza nella nostra provincia, con n. 182 arrivi nel luglio 2017 (contro n. 256 del luglio 2016) e n. 24 alla data odierna nel mese di agosto (contro n. 77 dell’agosto 2016).
La Giunta provinciale non ritiene di chiedere all’autorità statale competente un incremento di uomini delle Forze dell’Ordine al fine di assicurare l’incolumità della popolazione trentina gravemente preoccupata di questi continui episodi di violenza?
In tema di sicurezza in generale, si evidenzia innanzitutto che la competenza legislativa esclusiva in materia di ordine pubblico e sicurezza è dello Stato.
(...)
La Provincia pertanto, nei limiti delle proprie competenze e responsabilità, è impegnata in termini concreti su un tema tanto delicato, al fine di garantire un maggiore livello di sicurezza del territorio per tutti i cittadini. Ma è nell'ambito dei confronti con i soggetti che si occupano di sicurezza che devono emergere le decisioni da assumere per definire piani di azione coerenti ai bisogni e orientando adeguatamente le risorse a disposizione.
Quanti sono stati i migranti extracomunitari espulsi per reati commessi nel territorio comunale e provinciale, essendo chiaro ed inequivocabile che tali eventi di violenza sono riferibili al mancato rispetto delle elementari regole di convivenza civile e, di conseguenza, i soggetti facilmente individuabili e responsabili dei reati devono essere espulsi con procedura d’urgenza?
Non è una informazione nelle disponibilità della Provincia.
Quanti migranti extracomunitari sono stati ricoverati presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Trento, quanto tempo è stato dedicato dai sanitari per prestare loro assistenza e il relativo costo a carico del servizio sanitario provinciale finanziato dalle casse della comunità trentina?
Nel periodo 2008-2016, risultano i seguenti accessi in Pronto Soccorso, da parte di stranieri.
di soggiorno
ENI – Europeo non iscritto
Per reprimere tali atti violenti le Forze dell’Ordine hanno dovuto ricorrere a rinforzi e in tal caso qual è stato il costo dell’impiego di personale che avrebbe dovuto essere dedicato ad altri servizi?
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