Trento, per il Piano regolatore accordo di collaborazione tra Comune, Università e Ordini professionali

Andreatta: "Significa che possiamo contare sulla ricerca, sul coinvolgimento e sulle idee dei giovani studenti, sulla concretezza e sull'operatività dei professionisti che lavorano sul territorio”. In autunno partirà l'Urban center.
Il Dolomiti, 13 settembre 2017

 

Corresponsabilità partecipazione queste le due parole d'ordine per la redazione del nuovo Piano urbanistico della città di Trento che il sindaco Alessandro Andreatta ha voluto ricordare questa mattina in occasione della presentazione del protocollo d'intesa tra Comune, Università e Ordini professionali.

 

“Alla base di questo percorso c'è una logica di corresponsabilità – ha spiegato il sindaco - siamo passati dall'impostazione classica che prevede la presenza di un urbanista a cui si affida il disegno della città a questa nuova formula partecipata che vede lavorare insieme Comune, Università, Ordini professionali. Questo significa che possiamo contare sulla ricerca, sul coinvolgimento e sulle idee dei giovani studenti, sulla concretezza e sull'operatività dei professionisti che lavorano sul territorio”

 

Nei giorni scorsi Comune, Università di Trento e Ordini professionali (Architetti, Ingegneri, Geologi, Agronomi e Forestali) hanno sottoscritto digitalmente il protocollo d'intesa per la revisione del piano regolatore generale del Comune di Trento. Al lavoro già dalla scorsa primavera, la squadra interdisciplinare che si occupa della pianificazione cittadina è coordinata per gli aspetti operativi dall'architetto Giuliano Stelzer, dirigente del Comune di Trento, e per gli aspetti scientifici dal professor Mosè Ricci, ordinario di Urbanistica e di Progettazione architettonica presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell'Università. Dodici i componenti fissi del gruppo di lavoro (quattro per ognuno dei tre soggetti: Comune, Università, Ordini), gruppo che però potrà aprirsi al contributo di esperti sui temi di volta in volta presi in esame.

 

Ad intervenire è stato anche il rettore dell'Università di Trento, Paolo Collini che ha sottolineato come l'Università di Trento offrirà il proprio apporto con idee, approfondimenti e metodo di lavoro. “E' una eccellente occasione – ha spiegato Collini – per coivolgere i giovani ricercatori e per arricchirsi a vicenda”

 

Susanna Serafini (Architetti) ha definito una “ricchezza” il profilo “multidisciplinare” del tavolo: “Potersi parlare tra i vari Ordini è un'occasione abbastanza rara”. Anche Gianmaria Barbareschi (Ingegneri, succede all'ex presidente Antonio Armani che ha seguito partecipato alle prime riunioni del gruppo di lavoro) ha sottolineato il carattere innovativo del percorso, che consente una collaborazione stretta tra “professionisti e Amministrazioni pubbliche”. Presenti poi anche Stefano Paternoster (Geologi) e Claudio Maurina (Agronomi e Forestali) che ha ricordato come Trento sia il comune agricolo più grande del Trentino.

 

Il percorso vede una prima fase di lavoro, già avviata a fine maggio, che consiste nella verifica dello stato dell'arte della pianificazione vigente e nella lettura della situazione urbana attuale. Nella seconda fase, alla luce delle analisi a disposizione, è prevista la traduzione degli obiettivi politico-strategici in obiettivi operativi. Infine nella terza fase, delineate e condivise con la parte politica le strategie urbanistiche, saranno individuati i temi e le aree che dovranno essere oggetto di progetti specifici, anche attraverso percorsi partecipati. Nei prossimi mesi sarà costituito anche un Urban center, luogo di confronto sulla pianificazione cittadina e sulle strategie di trasformazione e rigenerazione urbana.