«Ho grande rispetto per chi si mette in gioco, ma parlare di Trentino ostaggio di logiche clientelari lascia il tempo che trova. Serve rispetto per il lavoro che si sta facendo. Basta vedere le ultime proposte della giunta provinciale su solidarietà e innovazione tecnologica».§
S. Voltolini, "Corriere del Trentino", 13 settembre 2017
Italo Gilmozzi, segretario del Pd trentino, risponde per tutto il centrosinistra autonomista al pentastellato Riccardo Fraccaro, che nell’intervista sul Corriere del Trentino di ieri ha dato la scossa ai 5 Stelle per le politiche e le provinciali. Dal movimento interviene Andrea Maschio, capogruppo grillino nel Comune di Trento, che sostiene il collega Filippo Degasperi: «Dobbiamo essere competitivi per le provinciali. Degasperi è un consigliere coi fiocchi, sicuramente il punto di riferimento attorno a cui dovrà girare tutto».
«Sbloccheremo il Trentino, la provincia deve poter sperimentare il futuro» ha detto Fraccaro. Stretto collaboratore di Luigi Di Maio, favorito per il ruolo di candidato premier della galassia grillina, il deputato ha definito auspicabile l’individuazione nella squadra di governo proposta al Paese di un «ministro tecnico espresso dalla regione». Sul progetto provinciale ha aggiunto: «Il nostro consigliere provinciale (Degasperi, ndr ) sta lavorando bene e c’è fermento negli attivisti. Sarà un bel confronto».
Sui temi della competizione politica si misura Gilmozzi. «Il movimento 5 Stelle — nota il segretario — fa i suoi percorsi. Ricordo però che si erano schierati convintamente contro il referendum del dicembre scorso che avrebbe messo al sicuro l’autonomia trentina. Devono aver cambiato idea se ora parlano di cultura dell’autogoverno propria della nostra terra. La proposta del ministro tecnico lascia poi il tempo che trova».
Gilmozzi pensa però che la coalizione di governo non debba perdere la spinta propulsiva. «I nostri partiti devono recuperare un rapporto positivo con i cittadini. E la coalizione continuare a essere il punto di riferimento della comunità trentina».
Maschio parte dall’approvazione per il ragionamento del collega Fraccaro. «Quello che dice Riccardo è condivisibile in toto. L’organizzazione sta cominciando a muoversi anche sulle provinciali». Riguardo al livello comunale, il capogruppo esprime il «disagio» dei grillini a Palazzo Thun. «Già la legislatura è lenta e povera di risorse, ma ora è un bailamme di voci di candidatura da parte di sindaco e assessori e questo blocca tutto. Impossibile dare un contributo costruttivo sui temi. Eppure, ci sono tante cose su cui intervenire. La mobilità, l’agricoltura biologica, il diritto alla casa che non può dimenticare le famiglie italiane povere minando la vera integrazione».
Per Maschio il movimento deve essere competitivo alle prossime provinciali. Partendo da Degasperi, «il perno attorno a cui deve girare tutto». Una presa di posizione anche in vista del confronto interno che si focalizzerà sull’individuazione dei candidati (a quando le Provinciarie?) e sulla lista.