Nel primo semestre di quest’anno le assunzioni sono aumentate del 15% rispetto a un anno fa. Il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi considera il risultato un successo delle misure di Piazza Dante a favore del lavoro. Il segretario della Cgil Franco Ianeselli però avverte: «La scommessa è di avere nuova occupazione di qualità».
E. Orfano, "Corriere del Trentino", 8 settembre 2017
Sul versante della domanda di lavoro, secondo l’Agenzia del lavoro si contano 63.715 nuovi rapporti attivati, 8.331 in più rispetto al primo semestre del 2016 (+15%). Le assunzioni calano di 1.312 unità in agricoltura, ma crescono di 1.889 nel secondario e di ben 7.754 nel terziario. Positivi anche i saldi occupazionali: le assunzioni superano le cessazioni lavorative per 5.785 unità.
Nel primo semestre la dinamica delle assunzioni è migliore per le donne, con un più 4.593 rispetto al più 3.738 degli uomini. Inoltre va meglio per gli italiani: più 7.367 rispetto al più 964 riferito agli stranieri. Dopo essere stati il segmento più colpito dalla crisi, sono i giovani a presentare i migliori esiti occupazionali: le assunzioni dei 15-29enni crescono, infatti, di 4.254 unità (comunque più 3.083 tra i 30-54enni e più 994 per quelli oltre i 54 anni).
Per quanto riguarda i contratti, il tempo indeterminato in senso stretto cala, ma di sole 33 unità, mentre tutte le altre forme d’inserimento al lavoro sono in forte aumento. Un altro elemento importante è dato dalla crescita, all’interno delle aziende, dei passaggi da un lavoro a termine a uno a tempo indeterminato: nei primi sei mesi del 2017 si contano 1.293 trasformazioni a tempo indeterminato, quasi 300 in più rispetto al 2016.
Anche sul fronte delle iscrizioni ai Centri per l’impiego il quadro è in miglioramento: a giugno 2017 sono 33.636 gli iscritti ai Cpi, in calo di 1.302 unità e del 3,7% rispetto l’anno prima. Le persone che si sono cancellate dalle liste nel primo semestre perché hanno trovato un’occupazione sono state 8.254, 764 in più rispetto a dodici mesi prima.
L’andamento positivo delle assunzioni trova riscontro anche nei dati che riguardano l’utilizzo degli incentivi provinciali introdotti dal Piano dell’Agenzia del lavoro: i report al 31 luglio confermano che nei primi 7 mesi del 2017 283 aziende hanno beneficiato dell’intervento, consentendo l’assunzione di 292 soggetti complessivi. In tutto si tratta di 188 soggetti deboli di cui 121 giovani (pari al 64% degli interventi), 58 uomini e 63 donne, 6 svantaggiati, 73 disabili, 25 part time per motivi di cura. La metà delle assunzioni incentivate riguarda il genere femminile: 150 uomini e 142 donne.
Olivi punta l’attenzione sulle politiche a favore di giovani e donne. «Ora lavoreremo per rendere sempre più stabili e strutturali le misure che stimolano le imprese ad investire sul capitale umano e quindi a promuovere il “buon lavoro” e affronteremo la sfida, forse la più decisiva, della formazione, nell’ottica di favorire, l’incontro fra la domanda di lavoro ed un’offerta che richiede profili sempre più qualificati».
«Il mercato del lavoro trentino — sottolinea la Cgil — si muove in un quadro di sostenuto miglioramento, sia per le nuove assunzioni sia per i saldi occupazionali. Ed è significativo che l’aumento dell’occupazione si registri in particolare tra i giovani e le donne, segmenti deboli del nostro sistema. Ciò dimostra l’efficacia degli incentivi introdotti con l’ultimo aggiornamento al Piano del Lavoro, che stanno dando risultati anche in termini di numeri. Sarebbe un errore, però — avverte — non considerare che la ripresa economica resta ancora fragile. Occorre coniugare la ripresa con maggiore produttività e buon lavoro».