Il Pd riabbraccia Pacher. Dorigatti: ora cambiare

Orfano da quasi quattro anni di uno dei suoi padri costituenti, il Partito democratico del Trentino sussulta di gioia all’ipotesi di riabbracciare nuovamente Alberto Pacher. Il presidente del consiglio Bruno Dorigatti, il senatore Giorgio Tonini, il segretario Italo Gilmozzi, l’ex coordinatrice cittadina Elisabetta Bozzarelli: il sospiro di sollievo è corale.
M. Damaggio, "Corriere del Trentino", 6 agosto 2017

 

 

Primo segretario provinciale, oggi nemmeno tesserato: se Pacher intravede un ritorno fino a oggi scansato, la condizione è quella di insistere nella strada del Pd autonomo. Una postilla che, esplicitato l’entusiasmo iniziale, riapre la porta alle sfumature diverse. Chi con Pacher, Dorigatti convintamente in testa, chi più tiepido come Tonini, che sceglie una posizione «di riflessione e ascolto».

«Crisi di rappresentanza»

Non ha mai nascosto l’amarezza. La perdita di Pacher e della sua leadership, per Dorigatti è stata imperdonabile. «È per questo — dice — che la sua disponibilità è una grande notizia, non solo per gli amici del Pd, ma per tutto il Trentino». Sia chiaro: l’ex vicepresidente della Provincia non intende assumere ruoli amministrativi, candidandosi in prima linea, pensa piuttosto a un contributo politico (Corriere del Trentino di ieri). «Ma è comunque importantissimo — prosegue Dorigatti — In futuro avremo sempre più bisogno di persone ed esperienze di valore».

Persino il presupposto politico del suo ritorno è condiviso in toto dal presidente del consiglio: «Un partito territoriale non significa cancellare il Pd, al contrario: a chi ancora oggi manifesta delle resistenze vorrei ricordare che abbiamo la necessità di rivendicare la nostra specificità, senza perdere i nostri riferimenti». Il cambiamento non è un vezzo: «La crisi di rappresentanza del Pd rischia di andare incontro a un insuccesso elettorale», spiega Dorigatti con preoccupazione. L’esito delle urne non è tuttavia il mero obiettivo: «Non si tratta solo di quello, ma di costruire una prospettiva, una visione».

Il dibattito

Se Dorigatti sottoscrive ogni parola di Pacher, Giorgio Tonini prima si rallegra del possibile rientro dell’ex vicepresidente («Pacher non dice mai cose banali ed è sempre utile ascoltarlo. La sua disponibilità a tornare a dare un contributo politico è un’ottima notizia»), poi addentrandosi nel merito di un disegno territoriale, sceglie la via «dell’ascolto e della riflessione».

Ad accogliere col sorriso il riavvicinamento di Pacher c’è anche Elisabetta Bozzarelli. «Quando si leggono persone pronte a rimettersi in gioco per un progetto politico che vuole dare nuove risposte, in modo appassionato, si conferma la giusta direzione — dice l’ex coordinatrice cittadina — Si innova affinché il Pd in Trentino sia utile al nostro territorio». Anche il segretario Italo Gilmozzi, da sempre vicino a Pacher, non nasconde la soddisfazione: «Il suo ritorno? Un’ottima notizia», ribadisce. Ora, circa le prospettive e gli equilibri futuribili verso una nuova stagione territoriale, sarà l’assemblea a doversi esprimere.